Ha deciso consapevolmente di non incidere con il cognome di suo padre, famoso in tutto il mondo, un figlio d’arte firma con una banalissima sigla
Molti sostengono che essere figlio d’arte possa essere un aiuto piuttosto che un peso insostenibile. E ognuno può affrontare il suo percorso in modo individuale e personale.
Draven Bennington, figlio d’arte di Chester
Draven Bennington, figlio del cantante dei Linkin Park Chester Bennington tragicamente scomparso anni fa, ha scelto la strada più ripida. Il suo singolo di debutto si intitola F w/Me ed è inciso con uno pseudonimo, RVRND.
Il disco ha avuto un lancio straordinario, considerando che appena pubblicato è stato inserito nella docuserie Paramount+ intitolata Family Legacy. Sarà il brano portante del primo episodio dal titolo Dads Who Rock.
Draven Bennington, che oggi ha 21 anni, ne aveva appena compiuto 15 quando suo padre decise di togliersi la vita, sconvolto dal suicidio di Chris Cornell, il cantante di Soundgarden e Audioslave, il suo migliore amico. A dare una mano a Draven, Jay Baumgardner, lo stesso produttore che aveva lavorato con suo padre sia nei Linkin Park che nei Grey Daze.
Chester Bennington è un nome ancora molto amato e rimpianto. In attesa di capire se i Linkin Park decideranno di proseguire la loro attività, la band ha pubblicato una riedizione di vecchi album con alcuni inediti.
Grande mistero sulla sigla con la quale ha pubblicato la sua prima canzone: che secondo alcuni significherebbe Reverend mentre secondo altri sarebbe una combinazione delle consonanti che compongono il suo nome di battesimo…