Kurt Cobain, il leader dei Nirvana scomparso tragicamente a Seattle il 5 aprile 1994, subito dopo i suoi spettacoli italiani, ha lasciato tra i suoi strumenti anche una mitica Fender Stratocaster nera che è andata all’asta a peso d’oro
Molti anni fa Red Ronnie arrivò a ipotecarsi la casa pur di portare a casa all’asta una chitarra appartenuta a Jimi Hendrix. Era la leggendaria Creamy, la Fender Stratocaster color vaniglia utilizzata da Hendrix in numerose occasioni. Una delle poche sopravvissute alla strage di strumenti che il chitarrista inglese perpetrava sul palco. Dove le sue chitarre venivano spaccate, bruciate e molto spesso lanciate in frantumi alla folla in delirio.
Kurt Cobain e le sue chitarre sfasciate
C’è solo un chitarrista che ha distrutto più chitarre di Hendrix. Mancano dati ufficiali. Ma si calcola che Kurt Cobain nel corso della sua esperienza artistica, conclusa tragicamente nel 1994 con il suo suicidio, mai completamente chiarito, avrebbe distrutto non meno di un centinaio di strumenti. Alcuni dei quali pazientemente riassemblati dal suo liutaio personale, un ragazzo di Seattle che era riuscito a conservare uno degli strumenti del cantante per sé e che è ancora nel suo negozio di Battery Street, Belltown. Oggi vale una fortuna. E non è in vendita.
La Fender Nera
Diverso invece il caso di una vecchia Fender completamente distrutta che apparteneva alla collezione di Mark Lanegan, il musicista che aiutò Cobain a realizzare Nevermind, un suo ottimo amico. Si tratta di una Blackie, una Stratocaster nera con gli evidenti segni dei danneggiamenti di Cobain che era solito sfondare il manico degli strumenti contro gli amplificatori prima di spaccarle a terra o contro l’asta del microfono.
Questo strumento in modo particolare avrebbe avuto una storia davvero importante.
Cobain l’avrebbe utilizzata durante le registrazioni di Nevermind in particolare per le sessioni di In Bloom e On a Plain. Ne aveva una identica tra le chitarre che seguirono il cantante e chitarrista dei Nirvana in Italia, in quelle che sono state i suoi ultimi concerti prima del suicidio. Ma era non era la stessa chitarra, solo lo stesso identico modello. Ma più recente.
Spaccata e autografata
Questa chitarra invece ha veramente una storia. Devastata, spaccata, inservibile. Cobain la distrusse a Portland durante una delle ultime tappe del lunghissimo tour mondiale di Nevermind. Quella di Portland era una delle ultime serate prima delle date in Sudamerica e della lunga pausa che poi avrebbe riportato la band in studio per registrare In Utero. Cobain era stremato.
Infastidito da alcuni problemi tecnici, una serie continui di fischi, il cantante reagì furiosamente e ruppe la sua chitarra a terra proprio durante On a Plain. La chitarra tornò in camerino devastata…
Lanegan – che è morto lo scorso anno – l’avrebbe raccolta cercando di rimetterla a posto. E Cobain gliel’avrebbe regalata. Lo strumento porta la firma di Kurdt Cobain (ogni tanto si firmava con la D, perché gli piaceva il suono ‘tedesco’ del suo nome) e reca anche una dedica… “con amore il tuo amico, la RockStar rigenerata…”. Ma ci sono anche le firme di Krist Novoscelic (che si firma Chris) e di Dave Grohl.

Esposta in un ristorante
Gli eredi di Mark Lanegan, musicista che a Cobain era profondamente legato – Screaming Trees e Queens of the Stone Age tra le sue esperienze più importanti – hanno deciso di metterla all’asta. Il prezzo stimato era di circa 60mila dollari. È stata venduta a dieci volte tanto: 596mila dollari. Andrà ad arricchire la collezione di strumenti in esposizione al ristorante dell’Hard Rock Café di New York
Nel 2022, un’altra delle chitarre fracassate di Cobain è stata venduta a quasi mezzo milione di dollari. Si rattava di un modello raro di una Fender Mustang del 1973 che Cobain distrusse sul palco nel primo tour dei Nirvana, quello di Bleach, nel 1989.
I Nirvana si esibiscono agli MTV Video Music Award con una controversa versione di Lithium prima di spaccare strumenti e amplificatori