Balls dream band, tormentone web sotto la “doccia”… Meglio Shpalman!

Ci si sforza a restare da parte, a non tener conto di certi fenomeni. O presunti tali. Fenomeni da baraccone, da circo o da…bagno. Una boyband, quattro bellissimi omaccioni (come nella miglior tradizione delle boyband) che cantano un motivetto diventato un vero e proprio tormentone della rete, una hit a pieno titolo. Basti pensare che in poche settimane hanno registrato quasi 2 milioni di views su YouTube. Non male. Loro si chiamano Balls dream band, la canzone – cosa ancora più importante – è “Please baby flush it”. Non provate a tradurre, please…

Un’altra boyband…

Cantano mentre si spogliano, il tutto ha luogo dentro un bagno. Dov’è la notizia? Spogliarsi in mezzo alla strada o, al peggio, in un grande magazzino. Quella sì che sarebbe una notizia! Mads, Landry, Rodrigo e Jivago cantano e ballano, o meglio, si agitano e mostrano la loro beltà. Il problema è che non fanno tutto questo dentro ad un bagno, ma all’interno di un wc… Come fossero della sfere disinfettanti e/o profumate. “Please baby flush-it” si riferisce proprio alla catenella…
Nel giro di 20 anni siamo passati dai Bee-Hive ai Balls Dream Band. Uno dei quattro ha un passato nel mondo dello “spettacolo”: Jivago Santinni è quel modello brasiliano che ha partecipato all’Isola dei Famosi. Certamente lo ricorderete. Non abbiamo dubbi…

Anche il trash ha classe!

Viene in mente quel gran genio di Elio. Vengono in mente anche le Storie tese. Naturale, perchè la boyband del wc fa riferimento tutto tranne che velato a quella “cosa”. A questo punto, considerato che porta anche bene, non si compie delitto a citare una band di casa nostra che, attraverso una malcelata pantomima, è riuscita a buttare giù un testo e un videoclip molto, ma molto più incuriosente. Faceva più o meno così: “E non credere che a Shpalman gli puoi dire ‘Tipo, adesso basta’, perchè si chiama Shpalman e il nome dice tutto e ad ogni farabutto tinge il viso color maron, poi lo asciuga col phon, ti rende shpalmatissimo…“. Applausi.

(foto by YouTube)

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