Pierluigi Bersani c’aveva provato con Gianna Nannini, ma gli era andata male. Per il neo Presidente del Consiglio Enrico Letta, Guccini, Ligabue e i Tiromancino. Tranquilli, non è nato nessun sentimento, si tratta solo di legami più o meno voluti tra i nostri protagonisti della vita politica e musicale. “Inno” era stato l’inno (appunto) della campagna elettorale del Partito Democratico: i risultati li conoscete tutti. Memore di quanto accaduto, il nuovo Premier ha deciso di dare spazio ad altri personaggi della scena musicale italiana: già in passato Letta aveva manifestato la sua grande passione per la musica (Dire Straits e Phil Collins tra i suoi favourites) e negli ultimi giorni, quelli più caldi e concitati, il suo amore per il pop, il rock e la canzone d’autore è uscito fuori con evidenza proprio nel contatto con il pubblico. Più d’una citazione, anche inaspettata…
LIGABUE E LA DEDICA A FRANCESCO GUCCINI – GUARDA IL VIDEO
“..con gli odi di partito, Dio è morto“. Attenzione, questo sembra quasi un precedente, perché se Francesco Guccini chiama, Enrico Letta risponde. Il neo Presidente del Consiglio, durante il celebre incontro in diretta streaming con i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, ha citato un altro estratto della lirica del cantautore emiliano (“..tutti ormai sappiamo che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge“). Letta e Guccini, quindi. Letta e la musica, soprattutto. Dal pop al rock, senza soluzione di continuità , ma fedele all’Italia. Ieri, durante il discorso alla Camera dei Deputati, ecco un duplice riferimento al testo di “Buonanotte all’Italia” di Luciano Ligabue (“bellezza senza navigatore” per definire il nostro Paese) e di “Due destini” dei Tiromancino (“due destini che si uniscono“, riguardo ai rapporti che intercorrono tra Italia ed Europa).
Ecco un bel video-blob di Repubblica, una sinossi tutta da guardare:
(foto by kiakpress.com)








