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Secondary Ticketing, si allarga l’inchiesta. E i cantanti protestano

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Si allarga lo scandalo “Secondary Ticketing” sulla rivendita ‘secondaria’ dei biglietti per i concerti in Italia. Dopo Vasco Rossi e Marco Mengoni, protestano anche Giorgia e Ligabue. La Procura di Milano ipotizza i reati di truffa informatica e sostituzione di persona.

Lo scandalo Secondary Ticketing sulla rivendita ‘secondaria’ dei biglietti per i concerti in Italia assume contorni sempre più vasti: dopo la denuncia in Procura da parte di Claudio Trotta di Barley Arts – il promoter di Bruce Springsteen – all’indomani del sold-out istantaneo dei biglietti online per vedere (e sentire) il ‘Boss’ a Milano, il servizio de Le Iene in seguito al caos biglietti per i Coldplay a Milano e le proteste di diversi cantanti italiani, ora la Procura di Milano ipotizza i reati di truffa informatica e sostituzione di persona.

Nel servizio de Le Iene sul secondary ticketing andato in onda martedì 8 novembre su Italia 1 (LEGGI ANCHE: LE IENE, SERVIZIO SHOCK SUL BAGARINAGGIO DEI BIGLIETTI DEI CONCERTI [VIDEO]), il giornalista Matteo Viviani ha intervistato Roberto De Luca, amministratore delegato di Live Nation Italia, su un possibile coinvolgimento dell’agenzia di live promoting nella rivendita ‘secondaria’ di biglietti per i concerti in Italia, al di fuori del contratto di esclusiva stipulato con l’operatore primario TicketOne.

La prima reazione al filmato è stata quella di Vasco Rossi, che ha annunciato su Facebook – per mezzo della società Giamaica Management – di aver sospeso ogni rapporto con l’agenzia di live promoting Live Nation (LEGGI ANCHE: SECONDARY TICKETING, VASCO ROSSI SOSPENDE IL RAPPORTO CON LIVE NATION). Poi, sono arrivate le proteste di Marco Mengoni, Giorgia e Ligabue. “Io non ci sto a fare di tutta l’erba un fascio – le parole di Claudio Maioli, manager di Ligabue, riportate da ‘La Repubblica’ – Bisogna fare i nomi, gli artisti non sono tutti uguali. C’è un cancro che va estirpato ma il corpo è sano. E i siti di bagarinaggio vanno oscurati”. E Ferdinando Salzano di Friends & Partners (Pausini, Elisa, Antonacci, Pooh, Nek e Modà nella sua scuderia): “L’immagine del servizio de Le Iene è devastante, mi sono vergognato – riporta ‘La Repubblica’ – Sembrava un magna magna generale per truffare il pubblico. È un pentolone di m… che colpisce tutti, il rapporto di fiducia è minato dai siti di bagarinaggio. E sono convinto che altri miei colleghi siano coinvolti. Il mio consiglio è di autodenunciarvi”.

Photo Credits: Facebook

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