Fugees, Pras si difende: “Preso in giro, ora sono rovinato”

In un clamoroso caso che sta appassionando gli Stati Uniti, il rapper dei Fugees Pras Michel ha deciso di testimoniare per rispondere alle accuse

Pras Michel, ex rapper dei Fugees, ha deciso di testimoniare nel processo che lo vede imputato per un gravissimo reato federale.

Non è così frequente che una persona imputata per una serie di reati tanto gravi decida di correre il rischio di testimoniare, rispondendo alle accuse e alle domande del procuratore federale: “Non ho nulla da temere – ha detto Pras al giudice – me lo hanno consigliato tutti quelli che mi stanno vicino”.

Fugees, Pras si difende

Stando alle accuse federali, Pras deve rispondere di cospirazione e falsificazione di documenti. Il musicista, dopo la conclusione della sua esperienza con i Fugees ha lavorato come mediatore in trattative di carattere finanziario. Ora però è coinvolto nella grande indagine internazionale che vede al centro delle accuse il controverso finanziere malese Jho Low, ancora latitante, e accusato di aver rubato 4,5 miliardi di dollari dal fondo sovrano da malese.

Le accuse e la testimonianza

Tra le accuse che riguardano Michel ci sarebbero anche quelle di avere sostenuto con fondi non propriamente limpidi le campagne di influenza straniera. Michel avrebbe anche dovuto in qualche modo convincere politici e esponenti del congresso a lasciare cadere le accuse contro Jho Low. In questo senso avrebbe anche favorito una consistente donazione destinata prima alle elezioni di Barack Obama del 2012 oltre a oltre a fare pressioni sull’amministrazione di Donald Trump.

Pras ha detto ai giurati di essere uscito a pezzi da questa vicenda: “Mi hanno sfruttato per quella che era la mia vita pubblica, sono stato un ingenuo. Ma non ho mai fatto donazioni politiche per conto di Low”.

Ma il magnate latitante compare anche negli atti del processo con alcune sue foto durante una festa di Natale alla Casa Bianca.

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