Postando una foto dal letto la cantante svela di essere caduta malamente subito dopo la diretta de Il Cantante Mascherato
Un post pubblicato direttamente da lei, in prima persona. Con un video registrato dal letto, nel tentativo di sdrammatizzare le conseguenze di una brutta caduta.
Iva Zanicchi, 83 anni, è caduta malamente dalle scale. Una bruttissima caduta: “Un altro si sarebbe ammazzato” scrive la cantante e conduttrice che aveva appena finito la diretta della puntata finale de Il Cantante Mascherato.
Questo il testo pubblicato da Iva Zanicchi
“Cari amici buongiorno è un’immagine un po’ insolita scusate non vorrei spaventarvi. Per farla breve domenica sera sono tornata da Roma avevo finito il Cantante mascherato sono caduta dalle scale una caduta orribile che un altro si sarebbe ammazzato. Mi volevano portare all’ospedale ma io sono voluta rimanere a casa. Mi hanno messa immobile a letto, per tre o quattro giorni mi hanno fatto le lastre, non c’è niente di grave, forse sospettano qualche microfrattura. Se posso rimanere a casa meglio. Se devo andare all’ospedale qualche giorno andrò. Vi volevo tenere informati per chi mi vuole bene e per gli altri pazienza… Non godete mi raccomando bisogna sempre pensare positivo. E non perdete il buonumore. Vi voglio bene. Ciao a presto…”
Brutta botta
Iva Zanicchi ha pubblicato il video con la consueta autoironia e schiettezza. La sua dinamicità è fuori discussione. Anche a Il Cantante Mascherato, dove era impegnata nella giuria, ha affrontato senza difficoltà prove, dirette, non rinunciando come sempre a cantare.
Due anni fa in pieno Covid altri problemi di salute decisamente seri con un lungo ricovero in ospedale. Per qualche giorno le sue condizioni di salute avevano anche preoccupato amici, familiari e fan. Ma una volta fuori pericolo la Zanicchi si era immediatamente collegata con il telefonino su alcuni talk show tranquillizzano immediatamente il suo pubblico. Fuori dalla pandemia la cantante e conduttrice ha regolarmente ripreso in mano un’agenda di impegni fittissimi.
