Kurt Vile piange Rob Laakso: “Un genio straordinario e generoso”

La morte di Rob Laakso ha colpito profondamente il mondo dell’indie rock, Kurt Vile paga un intenso tributo al suo compagno e produttore

L’attività artistica di Rob Laakso è stata lunga e intensa con Kurt Vile & the Violators. Si può tranquillamente dire che il gruppo debba moltissimo all’uomo che ha in qualche modo forgiato e cambiato il loro suono.

Rob Laakso, aveva soltanto 44 anni

Polistrumentista che con la band ha lavorato anche in fase di produzione e di dinamica del suono, Laakso ha realizzato con Kurt Vile tutti gli album più importanti della band contribuendo in modo decisivo a una proposta fortemente innovativa.

Laakso è morto alcuni giorni fa, stroncato da una forma rara di cancro a soli 44 anni. Oggi Vile ha reagito con un lungo post alla notizia. Un lungo omaggio dedicato al suo amico e compagno di lavoro, che ha raccolto moltissimi messaggio di cordoglio non solo da parte dei fan della band, ma anche di molti musicisti che ammiravano Laakso per il suo lavoro variegato e complesso, in studio di registrazione e dietro la consolle.

L’ultimo lavoro in studio

Laakso stava lavorando a nuove produzioni ancora poche settimane fa, quando sapeva che il male gli avrebbe lasciato ancora poco tempo. Lo aveva intitolato Raw Bell. Laakso si era chiuso in studio con strumenti analogici e aveva iniziato a incidere da solo, una traccia dopo l’altra, tutti gli strumenti. Ci sono decine di tracce non ancora completate, Laakso non ne ha avuto il tempo.

Ma le sue ultime foto sul suo account Instagram lo vedono impegnato da uno strumento all’altro ancora pochi giorni prima del suo ultimo ricovero. Una delle ultime foto è con la moglie, 28 febbraio: “Oggi è l’ultimo giorno del mese del mese dedicato al colangiocarcinoma. Alcuni di voi forse sanno che sono in cura per questa malattia dall’inizio del 2021. È un cancro raro e aggressivo che si verifica all’interno dei dotti biliari. Con mia moglie ho creato una fondazione con lo scopo di fare informazione e raccogliere fondi per la ricerca. Grazie per la vostra vicinanza…”

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Rob Laasko, scomparso a soli 44 anni – Credit Kurt Vile (Velvetmusic)

La consapevolezza della malattia

I segni della malattia erano evidenti sul suo volto nelle ultime foto in cui compariva sofferente, ma con una chitarra elettrica a tracolla e davanti a un vecchio sintetizzatore analogico. Era entusiasta del suo ultimo progetto, un album interamente strumentale…

Laakso, chitarrista e tastierista, si è unito ai Kurt Vile & The Violators nel 2013 come membro a tempo pieno dopo avere prodotto un paio di album di livello assoluto: “Non c’era strumento che non sapesse suonare e qualsiasi sfumatura gli chiedevamo di ottenere dal nostro sound lui riusciva a ricrearla – scrive oggi Kurt Vilequando ha cominciato a lavorare con noi a Wakin On A Pretty Daze è stato evidente che avrebbe cambiato il nostro modo di suonare e lavorare. Aveva una passione indicibile. Era capace di stare ore e ore al banco fino a quando non aveva tirato fuori esattamente quello che voleva, lo ricordo con la mano a pezzi per avere suonato due ore e passa il basso. E non essere ancora soddisfatto del risultato. È stato epico…”

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