Prosegue il tour di Taylor Swift che ha aperto i suoi show di Chicago con un pensiero ai suoi fan LGBTQ in occasione del Pride Month
Il gigantesco Gillette Stadium di Chicago è una delle arene più grandi e importanti dell’Eras Tour di Taylor Swift. Qui la cantautrice americana aveva in programma tre concerti, come di consueto concentrati nel corso del fine settimana da venerdì a questa sera. Non un solo biglietto disponibile da mesi. Ingressi a peso d’oro tra secondary ticketing e bagarini on line.
Volge al termine il segmento statunitense del tour. Ancora nove città prima della conclusione a Los Angeles con ben cinque serate che dovrebbero garantire – solo quelle – quasi mezzo milione di spettatori paganti.
A Chicago Taylor non ha dimenticato l’apertura del Pride Month e ha dedicato un pensiero a tutti i propri fan che fanno parte della comunità LGBTQ con un pensiero molto applaudito da parte del pubblico: “Questa sera siamo qui per celebrare tutte quelle persone che stanno vivendo la propria vita in modo autentico, amando chi vogliono amare, non nascondendo il modo in cui si identificano e stringendo amicizia con chi può sostenerli nel loro percorso. Questo concerto è uno spazio sicuro per voi, questo è uno spazio che vi festeggia e una delle cose che mi fa sentire così orgogliosa è proprio quella di stare con voi e guardarvi interagire l’uno con l’altro ed essere così amorevole e così premurosi l’uno nei confronti dell’altro”.
Quello di Chicago è stato uno dei momenti ‘parlati’ più lunghi di tutto il tour, oltre tre ore e non meno di quarantacinque canzoni ogni sera, senza mai un taglio in scaletta nonostante violentissimi nubifragi. Taylor Swift ha proseguito il suo intervento criticando in modo molto diretto le istituzioni americane: “Ci sono stati così tanti atti legislativi dannosi che hanno messo a rischio le persone nella comunità LGBTQ e queer. È doloroso per tutti, per ogni sostenitore, ogni persona cara, ogni persona di queste comunità. Ed è per questo che lo sottolineo, non bisogna avere paura dei midterms, perché ormai fanno parte della nostra cultura e della nostra vita”.
Poi Taylor ha concluso: “Possiamo sostenere questa causa quanto vogliamo durante il Pride Month, ma sorvegliamo l’operato di questi funzionari eletti da noi. Sono sinceri quando ne parlano? Vogliono davvero il benessere delle persone? Sono sinceramente dei difensori dell’uguaglianza? O stanno semplicemente facendosi promozione gratuita per la loro causa…?”
Parole accolte da un boato da parte del pubblico del Gillette Stadium e che sembravano rivolte ad alcuni dei prossimi candidati alle elezioni alla Casa Bianca che si sono sempre espressi in termini restrittivi nei confronti della comunità LGBTQ americana. Salvo poi aprire a ‘normalizzazioni e riforme’ al via della loro campagna elettorale. Anche in considerazione del fatto che questa comunità muove oltre l’8% dei voti nel paese.
Nel frattempo il tour va avanti con la voce, non confermata, di un possibile arrivo in Europa e persino in Italia. Da Chicago la mastodontica carovana dell’Era’s Tour si sposterà verso Detroit per due concerti al Ford Field. È di ieri l’annuncio di tre date a Città del Messico che sono praticamente già andate esaurite in un lampo immediatamente dopo l’annuncio e di sei concerti in Argentina e Brasile.
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