Lazza, Sfera Ebbasta e Blanco debuttano con Bon Ton, il primo singolo estratto dall’album di Drillionaire: com’è nata la collaborazione.
Producer multi premiato, Drillionaire vanta collaborazioni importanti con i grandi artisti degli ultimi anni. Ha collaborato con nomi illustri come Sfera Ebbasta, Lazza, Tony Effe, Shiva, Paky, Drefgold, Salmo, Rkomi e FSK, producendo album che si sono imposti nella scena musicale contemporanea. Il suo ruolo dietro le quinte è destinato ad esaurirsi visto che il produttore ha annunciato l’uscita del suo primo album ufficiale 10, uscita che è anticipata dal singolo Bon Ton dove Blanco, Sfera Ebbasta e Lazza uniscono le loro voci in un unico coro.
I tre artisti, maggiormente quotati dalle giovani generazioni e con seguito social non indifferente, hanno unito la loro musica dando vita ad un brano che non passerà inosservato. Il trio fa tremare l’universo musicale made in Italy con una traccia che si annuncia tra le più iconiche della stagione in corso. Drillionaire ha prodotto il pezzo insieme a Michelangelo ed è molto fiero delle scelte fatte, è certo che il brano si affermerà e avrà l’eco mediatico che merita:
“Bon Ton nasce da una session in studio con Michelangelo, Blanco e Lazza. Abbiamo capito da subito che si trattava di un brano che aveva delle potenzialità enormi. E quando questo succede, quando sento che un pezzo è così forte cerco di mettere a fuoco gli hitmakers giusti. E’ stato inevitabile pensare di coinvolgere anche Sfera” ha dichiarato il produttore alla stampa.
Bon Ton, significato del testo
Drillionaire ha voluto fortemente che il brano cantato da i tre iconici artisti si chiamasse Bon Ton, titolo anacronistico che sembra non avere nulla a che fare con il testo della canzone. Il pezzo è musicale, dalle sonorità vivaci e racconta le difficoltà di vivere una relazione definita “scomposta”. Ai tre artisti sono stati affidati momenti diversi: Blanco canta la parte romantica, mentre Lazza quella più introspettiva, invece Sfera Ebbasta regala al pezzo intensità e rabbia.
Bon Ton è stato accolto dalla critica in modo positivo. E’ un pezzo strutturato, non pensato per esaltare le singolo qualità dei tre artisti ma per unificarle in un’unica voce. Non è una canzone pensata come tormentone estivo, ma è una reunion di diversi stili che coinvolge l’ascoltatore in universo parallelo di fantasie colorate. Un’esperimento ben riuscito che celebra la musica italiana in una declinazione del tutto innovativa e non autocelebrativa.
