Sinead O’Connor, folla ai funerali: cordoglio ed emozione – Video

La contea di Wicklow, in Irlanda, si è affollata di migliaia di persone per l’ultimo saluto a Sinead O’Connor, scomparsa tragicamente

Molti sono arrivati ieri sera e hanno dormito in auto, per strada; alcuni arrivavano dal Regno Unito, da Londra, dalla Germania. Altri addirittura dagli Stati Uniti.

Il pubblico di fan e amici di Sinead O’Connor, composto da migliaia di persone tra i quali moltissimi VIP e colleghi, si è compattato nei pressi del lungomare di Bray, contea di Wicklow, per l’ultimo saluto alla cantante. L’appuntamento era per mezzogiorno.

Sinead O’Connor, l’ultimo saluto

All’alba gli ultimi arrivi, migliaia e migliaia di persone che silenziosamente si sono dati appuntamento per un lento corteo attraverso la casa di famiglia della cantante, la sua prima sala prove, il pub dove si è svolto il tradizionale raising, l’ultimo brindisi alla memoria. Un clima di cordoglio tra quanti volevano semplicemente piangere la sua scomparsa: molti quelli che hanno voluto celebrare la sua musica con piccoli concerti acustici improvvisati a ogni angolo delle strade, con tutte le sue canzoni come colonna sonora.

A mezzogiorno il corteo. Le motociclette della polizia municipale della conteo hanno aperto la strada a un furgone che trasmetteva in loop Natural Mystic di Bob Marley e The Wailers. Poi il carro funebre, addobbato di fiori, molti dei quali gettati dalla folla, disposta ordinatamente su due lunghe file ai lati della strada, si è messo in moto. Dietro il feretro alcuni veicoli con i parenti di Sinead. Molti i cartelli, uno forse più significativo di altri: “Rest in Power”. Riposa nella forza.

Un cordoglio sereno e composto che ha chiuso in modo davvero amorevole una vita condotta spesso in modo dirompente da una cantante che ha saputo essere personaggio, prendendo posizioni scomode e rivendicandole con forza.

Cerimonia con rito islamico

La cerimonia funebre secondo le volontà espresse dalla cantante si è svolta secondo il rito islamico dopo la sua ultima conversione. A supervisionare il servizio funebre Umar al-Qadri, l’Imam del Centro islamico d’Irlanda.

“Proprio come Sinead O’Connor ha riunito anime diverse attraverso la sua arte, così hai orchestrato una sinfonia di unità durante il suo viaggio finale” ha detto l’Imam alle persone presenti. Importante il fatto che il portavoce musulmano abbia usato il nome di battesimo della cantante, e non quello di Shuhada’ Sadaqat che lei stessa aveva scelto dopo essersi convertita all’Islam.

Un colpo d’occhio impressionante quello della folla visto dall’alto. Con la contea di Wicklow che ha realizzato un grande allestimento grafico su una delle sponde della scoglera per darle un ultimo saluto che fosse visibile dal cielo, perché la contea è proprio sotto la rotta principale degli aerei in arrivo e decollo dall’aeroporto internazionale di Dublino.

Migliaia di messaggi, foto e lettere sotto la casa della cantante
Migliaia di messaggi, foto e lettere sotto la casa della cantante – Credit ANSA (VelvetMusic.it)

Presenti anche il presidente irlandese, Michael D, Higgins, e sua moglie, Sabina, grande fan di Sinead e il primo ministro dell’EIRE. Silenziosi ma presenti anche tutti i figli della cantante e i suoi vecchi amici di infanzia, tutti arrivati a Bray, dove la cantante aveva vissuto per 15 anni dopo il primo grande successo.

Gli amici, famosi e non

In silenzio, non nascosti ma lontani da qualsiasi evidenza anche moltissimi personaggi pubblici. C’erano Bono Vox degli U2, il suo amico Bob Geldof, uno degli ultimi ad averle parlato. Ma soprattutto gli amici sconosciuti, tra i quali Gemma Byrne, una ragazza che era con lei a scuola… “Siamo cresciuti con lei. Ha detto quello che sentivamo ma nessuno di noi aveva il coraggio di dire. Ha subito il peggio per questo”.
Christine Joyce, 54 anni, era insieme alle sue compagne che si sono ritrovate nel durissimo collegio delle Magdalene, uno dei capitoli personali più dolorosi e controversi della sua formazione adolescenziale, lontana da casa, dopo gli abusi subiti dai genitori e in particolare dalla madre

Molti fan arrivavano davvero da lontano. Rosita Stripinene, 50 anni, è arrivata a Bray dalla Lituania: “Vivendo in Unione Sovietica, è stata una delle prime cantanti straniere che abbiamo visto. Per tutta la mia infanzia ho guardato i suoi begli occhi, i suoi meravigliosi occhi e le sue parole mi hanno tenuto compagnia e dato forza per tutta la vita”.

L’ultima tragedia di Sinead

Tra i relatori funebri Erika Doyle, consigliere amministrativo della contea: “Svanita la novità di avere una rockstar tra i noi, la gente l’ha accolta e sei si è fatta accogliere. È diventata semplicemente una di noi, qualcuno che abbiamo cercato di proteggere dagli aspetti meno belli della fama, come fan ossessivi o paparazzi. C’era un tacito accordo sul fatto che fosse una dei nostri e che ci saremmo presi cura di lei. Questo clima di dolore, cordoglio, emozione e affetto la rispecchia pienamente. Non sono sicura avrebbe voluto una gran folla di facce tristi tutte vestite di nero”.

I funerali si sono svolti in forma privata. Il momento più emozionante quando il corteo funebre si è fermato e ha lasciato che il feretro con le spoglie della cantante si fermasse in fondo al crocevia principale di Bray, davanti al lungomare dove la maggior parte della gente si è raccolta per un lunghissimo ed emozionante applauso.

Sinead aveva lasciato Bray lo scorso anno dopo la tragica morte di suo figlio Shane, scappato dall’ospedale dopo essere stato ricoverato per avere tentato il suicidio. Un fatto drammatico dal quale la cantante non si è mai completamente ripresa. Gli ultimi mesi li aveva trascorsi principalmente nella sua casa di Londra.

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