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Punk Festival si chiude in tragedia: un morto e sei feriti

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Ancora un bilancio tragico durante un festival punk stavolta a causa di una sparatoria che si è scatenata al termine di una rissa tra il pubblico

A distanza di pochi giorni da quanto accaduto al Gorge Beyond Wonderland Festival, con un folle che ha fatto fuoco uccidendo due persone e ferendone gravemente altre tre, un altro evento rock è teatro di un gravissimo episodio si chiude nel modo più tragico, con una persona uccisa.

È accaduto al Minneapolis Punk Show, evento dedicato alla musica alternativa che si tiene tradizionalmente nel corso del fine settimana di Ferragosto. Molte le band che arrivano a Minneapolis provenienti da tutto il Nord America per partecipare a questo evento che è uno dei più significativi per quanto riguarda la musica punk nordamericana.

Minneaopolis Punk Festival

Al Festival Punk di Minneapolis hanno partecipato nel corso degli anni tutte le più importanti punk band nordamericane. Colossi come Green Day, Blink 182, Sum 41, Fall Out Boy, Rancid ma anche Pennywise, Mistfis, Danzig. E una innumerevole serie di gruppi emergenti e poco noti che rendono questo parco uno dei più ambiti per tutte quelle band che cercano un punto di riferimento e di espressione.

Spari al Festival del Gorge Anphiteatre, due vittimeSpari al Festival del Gorge Anphiteatre, due vittime
Spari anche al Festival del Gorge Anphiteatre, due vittime – Credit Grant County (velvetmusic.it)

Purtroppo quello che è accaduto non è ancora chiaro e non si capisce se all’origine della sparatoria che ha fatto una vittima ci sia stata una discussione tra spettatori per questioni banalissime o se in realtà la questione sia nata da vicende più personali che si sono sfogate all’interno dell’arena del concerto.

Una sparatoria improvvisa

Da diversi anni il festival di Minneapolis ospita tutta una serie di piccole esibizioni locali, a volte nei club, altre addirittura ospitate da abitazioni private, in una serie di micro-eventi che rende questo festival davvero unico nel suo genere. Tuttavia, la polizia è dovuta intervenire in forze quando nel pieno del cartellone di esibizioni alcuni abitanti hanno segnalato una violenta sparatoria nel cortile di un’abitazione privata, poco lontano da uno dei teatri del festival.

Che cosa sia accaduto, per ora, non è ancora chiaro: gli inquirenti hanno aperto una inchiesta che sta ancora cercando di fare luce sui fatti, ascoltando ogni singola testimonianza. I funzionari della procura di Minneapolis, nel frattempo, hanno identificato la vittima, freddato con alcuni colpi di pistola al petto.

Si tratta di Nicholas Trevor Golden, unica vittima di un bilancio che poteva essere molto più drammatico considerando sei feriti, due dei quali ricoverati in gravi condizioni, dopo la sparatoria. I sospetti, due uomini armati che hanno agito a viso scoperto, sono riusciti a far perdere le proprie tracce subito dopo il fatto di sangue.

Il parere degli inquirenti

Niente da fare per Golden, 35 anni. Trasferito in ospedale in condizioni disperate l’uomo è morto pochi minuti dopo il ricovero. Una tragedia che ha destato profonda impressione anche tra gli organizzatori dell’evento di Minneapolis che hanno definito l’accaduto un “atto di violenza senza senso commesso da persone evidentemente estranee al programma del festival”.

Golden, che aveva una compagna e una figlia piccola, è stato ricordato nel corso di alcune manifestazioni. Anche gli organizzatori del festival hanno aperto una sottoscrizione GoFundMe separato per raccogliere fondi per sostenere non solo la vittima ma anche le sei persone rimaste ferite.

Secondo quanto riferito da una fonte della procura i due sospetti sono fuggiti a piedi. La polizia ha prosegue le ricerche dei due killer con una descrizione e un identikit anche se, secondo uno dei portavoce della polizia… “La sparatoria sembra un fatto mirato e organizzato. Non ci ulteriori aggiornamenti in questo momento – ha detto martedì un portavoce del dipartimento di polizia di Minneapolis – ma tutto fa pensare che chi ha colpito sapesse quello che stava facendo e si fosse organizzata per farlo”.

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