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Toto Cutugno, Al Bano e le polemiche “Gli Italiani non l’hanno capito”

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La scomparsa di Toto Cutugno ha raccolto la reazione commossa di tanti colleghi, su tutti Al Bano

Gli aneddoti sul carattere fumantino di Toto Cutugno si sprecano. Il cantante scomparso oggi a Milano dopo una lunga malattia con la quale combatteva ormai da molti anni, era famoso perché ai giornalisti rispondeva molto spesso in modo estremamente duro. A volte risentito.

Non era mai stato un rapporto facile quello tra Toto Cutugno e la stampa: soprattutto quella italiana.

Toto Cutugno, nazional-popolare

Il termine nazional-popolare era una delle cose che lo mandava più in bestia. Fu coniato a fine anni ’80 per una delle edizioni del Festival di Sanremo di maggiore successo di sempre, quella del 1987 condotta da Pippo Baudo. Quell’edizione è ancora oggi ricordata come il più grande share di sempre del Festival, serate quasi all’80%.

Cutugno si piazzò ancora una volta secondo alle spalle di Morandi, Ruggeri, Tozzi (Si può dare di più) e davanti ad Al Bano e Romina Power (Nostalgia Canaglia). Per quell’edizione Pippo Baudo si inventò una sorta di dibattito tra cantanti e giornalisti che proponevano domande ai cantanti.

Ha scritto decine di canzoni di enorme successo, famose in tutto il mondoHa scritto decine di canzoni di enorme successo, famose in tutto il mondo
Ha scritto decine di canzoni di enorme successo, famose in tutto il mondo – Credits ANSA (VelvetMusic.it)

Era l’edizione della morte di Claudio Villa, annunciata in diretta durante la serata finale da Pippo Baudo, e di Cavallo Pazzo che invase la balconata dell’Ariston minacciando di buttarsi di sotto. Ah, anche quella di Whitney Houston che canta per due volte All at Once.

Sanremo e polemiche

A Cutugno uno dei giornalisti accreditati riservò una delle domande più feroci: “Hai scritto una canzone sull’Italiano, qui presenti una canzone sui Figli. A quando una canzone su Dio?” Cutugno rimase immobile con la mascella serrata davanti alla telecamera con Baudo che temeva il peggio. Poi si calmò… “Ti rispondo solo che ho venduto decine di milioni di copie dei miei dischi in tutto il mondo. E nessuno mi ha mai fatto una domanda del genere…”

Due anni dopo Cutugno si prese una bella rivincita. Arrivò di nuovo secondo con una canzone intitolata Le Mamme… “Volevo accontentare i giornalisti così che avessero una nuova domanda provocatoria da farmi…”

Il ricordo di Al Bano

Con le sue quindici partecipazioni al Festival di Sanremo, una delle quali una storica nella quale viene affiancato nientemeno che da Ray Charles, una vittoria e sei secondi posti, Toto Cutugno è il cantante più presente di sempre nella rassegna della città dei Fiori. Ma anche quello con il maggior numero di podi.

Includendo anche tre partecipazioni fuori gara. Quella del 2004 quando canta nella serata Revival con Daniele Silvestri. Poi nel 2011 con Tricarico che lo omaggia con una nuova versione di L’Italiano. E infine nel 2013 quando insieme al Coro dell’Armata Rossa interpreta le due canzoni italiane più famose nel mondo: la sua L’Italiano e Nel Blu dipinto di Blu. Quella sarà la sua ultima presenza all’Ariston.

Toto Cutugno sul palco del teatro Ariston durante la prima serata del 2013, la sua ultima presenza all’Ariston – Credits ANSA (VelvetMusic.it)

Al Bano lo omaggia ricordando anche il suo carattere burbero: “Non era un uomo polemico, ma non sopportava le provocazioni. E se era necessario ti rispondeva a tono. Era simpatico divertente, aveva sempre la battuta pronta. All’estero non c’era nessuno che avesse la sua notorietà. Bastava il suo nome per riempire qualsiasi teatro. Paradossale il fatto che in Italia abbia ottenuto solo in parte quello che avrebbe meritato. Credo sia stato capito poco, sicuramente non quanto avrebbe meritato”.

Al Bano ha anche rivelato che la malattia lo aveva indebolito da tempo. Ma aveva continuato a lavorare: “Se non ricordo male mi parlò della malattia almeno una quindicina di anni fa, i medici gli avevano dato pochi mesi di vita. E invece si è tolto la soddisfazione di fare ancora diverse cose importanti. Ha resistito perché era un grande…”

Toto Cutugno, polemiche in TV

Molte le trasmissioni televisive di successo. Due edizioni di Domenica In, Altrettante de I Fatti Vostri, alcune edizioni legate a Sanremo ma soprattutto programmi di intrattenimento destinati alle famiglie.

Il celebre battibecco di Cutugno a Ora o mai Più

 

Negli ultimi anni si era avvicinato anche ai talent e ai re-talent, i programmi che dovevano rilanciare personaggi di successo alla ricerca di nuova popolarità. In Ora o Mai Più nel 2019 Toto Cutugno è nelle vesti di giudice. E passò alla storia un suo vivace battibecco con Patty Pravo e Giulia Salemi che proponevano E Dimmi che non vuoi morire, scritta da Vasco Rossi e Curreri e presentata dalla Pravo a Sanremo: “Avete fatto un’ammucchiata pazzesca, non mi è piaciuta per niente. Questa era una poesia e l’avete sporcata”.

Amadeus che conduceva il programma cercò di smorzare i toni. Ma Patty Pravo, non senza imbarazzo, gli diede ragione mentre gli altri giurati tentavano di ammorbidire il giudizio.

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