Stash, la chiamata inaspettata: così è nata Italo Disco nella versione inglese

Stash ha raccontato il modo in cui la band ha creato la versione inglese del brano e ha spiegato alcune curiose scelte artistiche.

L’estate si avvia finalmente verso la conclusione e, come tutti gli anni, porta via con sé anche i numerosi tormentoni estivi che hanno affollato le radio italiane per mesi. “Disco Paradise”, “Pazza Musica”, “Taxi sulla luna”: sono tutti pezzi che hanno fatto ballare gli italiani nelle calde serate estive e che ora andranno a far parte delle playlist “Estate 2023”, diventando pian piano un lontano ricordo.

C’è però uno di questi tormentoni che non sembra intenzionato a mollare la presa: si tratta di “Italodisco” dei The Kolors, che dopo aver conquistato 3 dischi di platino in Italia a e un disco d’oro in Svizzera, ora punta al mercato internazionale.

Nei giorni scorsi, infatti, la band ha pubblicato una versione piuttosto inaspettata del brano: una versione in inglese.

I The Kolors e “Italodisco” alla conquista delle classifiche internazionali

“Italodisco” è indubbiamente uno dei più grandi successi dei The Kolors dalle loro origini a oggi. Si tratta del primo brano della band a raggiungere la prima posizione della classifica dei singoli più venduti in Italia. E il successo nazionale è stato solo l’inizio. Dopo qualche mese dalla sua pubblicazione, infatti, il brano ha cominciato a farsi conoscere anche all’estero.

i the kolors hanno deciso di lasciare parole italiane in italodisco in inglese
“Italodisco” ha già raggiunto la top 10 di diverse classifiche europee – velvetmusic.it

Oltre al successo in Svizzera, dove è arrivata al quarto posto, “Italodisco” è riuscita ad entrare anche nelle top 10 di Austria, Lituania, Polonia e addirittura in Russia. Questi risultati devono aver convinto i vertici della casa discografica dei The Kolors a chiedere loro una versione inglese del brano, per provare a spingerlo ancora più lontano nei mercati internazionali.

In un’intervista a Radio DeeJay, Stash ha raccontato che si trovava in aeroporto quando i discografici della Warner lo hanno chiamato per comunicargli una notizia che nemmeno lui si aspettava. “Sono interessati al lancio di “Italodisco” anche in America“, si è sentito dire Stash.

Tra gioia e agitazione, la band si mette al lavoro per creare la nuova versione. Stash ha raccontato, però, che in quel momento i The Kolors si trovavano in tour e non avevano la possibilità di tornare nello studio di registrazione. La prima registrazione del brano è avvenuta quindi in una stanza d’albergo, dietro alle tende, mentre i tre ragazzi cercavano di ricreare le condizioni giuste per registrare un brano.

Stash ha poi raccontato di aver scritto la versione inglese con Gary Go, un autore che ha scritto canzoni anche per Rihanna, Robbie Williams e Kylie Minogue. Una volta consegnato il risultato ai discografici, però, uno di loro avrebbe scritto alla band dicendo che forse alcuni dei termini sarebbero potuti rimanere in italiano. Da qui nascono i versi “Let’s go, I can’t resisto. Italodisco, I must insisto“, in cui l’italiano e l’inglese si mescolano e creano delle frasi che sono comunque comprensibili al pubblico inglese, ma con una forte impronta italiana.

@rds_radio 🎶 “Let’s go, I can’t resisto…” 🕺 Avete già ascoltato la versione inglese di “ITALODISCO”? Questa mattina @thekolors_stash è intervenuto in collegamento ai microfoni di @Anna Pettinelli e @Sergio Friscia per raccontarci com’è nata questa versione e tutti i retroscena sul testo: “Il pezzo si chiama appunto Italodisco’ e abbiamo voluto mantenere questo approccio, un po’ italoamericano, nella traduzione. È stato un piccolo colpo di genio” . . #RDSOspiti #RDSgrandisuccessi #TheKolors #Stash #Italodisco ♬ suono originale – RDS

La cosa bella è stata leggere un sacco di tweet bellissimi quando è uscita questa versione“, ha raccontato Stash. “Quando abbiamo detto che stava per uscire la versione in inglese, tutti si aspettavano uno scimmiottamento. In realtà ci siamo sentiti perfetti per questo approccio italo-americano“.

Altre caratteristiche della canzone, invece, sono andate perdute. Ad esempio, i riferimenti al Festivalbar sono scomparsi, perché non avrebbero avuto nessun senso per il pubblico internazionale.

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