X-Factor, bufera sulla cantante Anna Castiglia: accuse di antisemitismo per questo verso della sua canzone

Insorge la comunità ebraica dopo la messa in onda dell’ultima puntata di X-Factor, un’espressione nel testo ha fatto particolarmente discutere

Nella terza puntata di Audizioni della diciottesima edizione di X-Factor tra le personalità più interessanti che sono salite sul palco c’è indubbiamente Anna Castiglia, cantautrice originaria di Catania. La sua esibizione ha stregato i giudici, tanto che dal bancone sono arrivati ben 4 sì. Qualche telespettatore però ha sottolineato che una frase del testo potrebbe aver offeso la comunità ebraica.

È proprio questo il motivo che avrebbe fatto fermentare il malcontento nelle ultime ore. La canzone è presto circolata nelle chat di WhatsApp, facendo infuriare più di qualche membro. A intervenire sulla faccenda anche Vittorio Pavoncello, il presidente della Federazione Italiana Maccabi, che si occupa di organizzare e coordinare attività sportive e culturali: “È una frase dannosa”.

Anna Castiglia nell’occhio del ciclone, il suo testo è davvero antisemita?

Il brano che ha portato Anna Castiglia sul palco di X-Factor 2023 ha sorpreso i quattro giudici della diciottesima edizione soprattutto per come è stato confezionato il testo. L’ironia della classe ’98 infatti non è passata inosservata e, da dietro il bancone, tutti ne hanno lodato le doti compositive. Si intitola Ghali l’inedito, un vero e proprio “inno alle colpe” dedicato a tutti quelli che non riescono ad assumersi le proprie responsabilità.

Anna Castiglia porta a X-Factor un testo antisemita, comunità ebraica sul piede di guerra
La cantautrice classe ’98 di Catania, Anna Castiglia, ha portato un suo inedito a X-Factor (velvetmusic.it – fonte foto YT @X Factor Italia)

Subito dopo la messa in onda della puntata di giovedì, la terza delle Audizioni, si è scatenato però un vero e proprio putiferio mediatico. E la performance vocale questa volta non c’entra proprio niente. Una frase in particolare sarebbe rimbalzata tra le chat, fino ad arrivare ad alcune personalità attive all’interno della comunità ebraica – il passaggio incriminato: “Non ho mai soldi in tasca, li chiedo sempre ai miei ma sono in bancarotta, tutta colpa degli ebrei”. Tra queste anche il presidente della Federazione Italiana Maccabi, Vittorio Pavoncello.

La prima impressione è stata negativa, dopo qualche riascolto l’opinione però è cambiata, facendo rientrare il caso. Queste le sue parole ai microfoni di Adnkronos: “Ascoltandola si rimane male, però poi, ascoltando meglio il testo, ci siamo resi conto che la cantautrice se la prendeva con tutta una serie di luoghi comuni, mettendoli alla berlina. Il testo contiene anche della genialità, personalmente, però, credo che chi la ascolta superficialmente potrebbe pensare che è ancora un pensiero corrente quello che gli ebrei dominano le finanze mondiali. Quella frase estrapolata potrebbe avvalorare luoghi comuni di antisemitismo”.

Impostazioni privacy