Dargen D’amico, perché si fa chiamare così? Le origini sono piuttosto insolite

Il rapper sarà nuovamente protagonista al Festival di Sanremo, non tutti conoscono il significato del suo nome

La definitiva consacrazione al grande pubblico è arrivata grazie al Festival di Sanremo del 2022 quando sul palco dell’Ariston portò Dove si balla, spopolando nelle classifiche al termine della kermesse. Dargen D’Amico sarà tra i protagonisti anche della 74esima edizione con il brano Onda Alta, proverà a raccontare il dramma di un barcone di migranti a largo di Malta, in mezzo al mare in tempesta. Archiviata la seconda stagione di X-Factor da giudice del talent show, è pronto per l’ennesima avventura.

Dargen D'Amico, sapete perché si chiama così? L'origine del suo nome
Dargen D’Amico fra pochi giorni tornerà al Festival di Sanremo dopo la fortunata esperienza nel 2022 – velvetmusic.it

Prima della chiamata di Amadeus era praticamente un artista di nicchia, conosciuto soprattutto all’interno dell’ambiente hip-hop. Gli esordi risalgono alla fine degli anni Novanta quando decise di formare un collettivo insieme a Guè Pequeno e Jake La Furia, i Sacre Scuole – gruppo seminale del rap italiano. Poco tempo prima aveva scelto il suo nome d’arte, non tutti ne conoscono l’origine.

Dargen D’Amico, perché si chiama così? Ecco qual è il suo vero nome

Classe 1980, Dargen D’Amico è nato a Milano e se oggi è uno degli artisti più amati in circolazione è anche grazie alla sua insegnante delle elementari, come raccontato ai microfoni del Corriere della Sera: “Ho iniziato da giovane, ho avuto una maestra che alle elementari ci stimolava, ci faceva passare un’ora alla settimana a scrivere. A 12 anni ho scoperto che c’era una musica che ti permetteva di riversare tutto nelle canzoni”.

Ecco da dove viene il suo nome, tutta la verità su Dargen D'Amico
Reduce dalla seconda edizione di X-Factor, Dargen D’Amico è pronto per salire sul palco dell’Ariston – velvetmusic.it (fonte foto ANSA)

Poi l’esordio nel mondo del rap insieme al compagno di classe, Gué Pequeno – frequentavano il liceo classico Giuseppe Parini –, e a Jake La Furia con l’album de I Sacre Scuole intitolato 3 MC’s al cubo. Era il 1999 e pochi anni prima aveva partorito il suo nome d’arte per partecipare alle sfide di freestyle: Corvo D’Argento, citazione del libro-game Il mistero del corvo d’argento. All’anagrafe invece si chiama Jacopo D’Amico, da lì una sorta di crasi col soprannome.

Con gli immancabili occhiali da sole – “Una cosa utile soprattutto per me, serve a dividere i due mondi” – lo rivedremo sul palco dell’Ariston per la 74esima edizione del Festival di Sanremo, nella speranza che la sua Onda Alta possa ripetere il clamoroso successo ottenuto con Dove si balla.

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