Franco Battiato: Apriti sesamo, il nuovo album

Una parola magica. Per la serie, diamoci un tono. No, non credo. Semplicemente, frasi di uso comune sul modello di Strada facendo, Friends will be friends, Ci vorrebbe un amico, Il meglio deve ancora venire, How do you do. Né Venditti, né Ligabue, né i Roxette, stiamo parlando di Franco Battiato che ha deciso di intitolare “Apriti sesamo” il suo ultimo album. E per il 2013 annuncia un tour molto rock…

Lavoro eccellente, dal sapore antico

Franco Battiato: Apriti sesamo. Il ripiegamento e la nostalgia di “Quand’ero giovane” (“Viva la Gioventù, che fortunatamente passa, senza troppi problemi, vivere è un dono che ci ha dato il Cielo“), un brano musicalmente psichedelico, con un assolo di organo Hammond che fa accaponare la pelle. La forza melodica di “Passacaglia” e una frase musicale che ricorda a tratti i Decibel e la loro Contessa: “La gente è crudele e spesso infedele, nessun si vergogna di dire menzogna…“. Denuncia, mirata o meno che sia, assolutamente doverosa. In politica e in amore ormai si fa tutto con troppa libertà. E se è il maestro Frangu a picconare, siamo tutti d’accordo. “Vorrei tornare indietro, per rivedere il passato, per comprendere meglio quel che abbiamo perduto…“. Un album antico? No, ma certamente dal sapore antico. Apriti sesamo riporta Battiato ad atmosfere rock molto retrò, molto Battiato. Il suo sound, del resto, è riconoscibile. Così come la sua timbrica. Dicesi cantante…

Tour rock nel 2013

Chi ha ascoltato, più di una volta, i primi lavori di Battiato sa bene che il suo stile non è mai cambiato. E chi resta fedele a sè stesso, vince sempre. La fedeltà è trasgressiva. Quando inserisce frasi in inglese nelle sue canzoni, mi ricorda Arbore quando mi diceva: “L’inglese e il napoletano sono le lingue più musicali del mondo…“. Vero, incontestabile. Apriti sesamo diventerà prestissimo una tournee, tante date all’estero, in Italia da fine gennaio ai primi di marzo. Un giro di concerti molto rock, come lo stesso Battiato ha dichiarato. Vince perché è fedele a sè stesso, vince perché non si prende troppo sul serio. Ricordate l’intervista di Fabio Volo a “Volo in diretta”? Quell’aria fintamente saccente, quella voglia di prestarsi allo scherzo e di giocare col proprio personaggio. Quando la sua voce fuori campo dice di Fabio: “E’ un pirla…si capisce che ti ascolta, ma non intende…ogni tanto lo vedo come assentarsi, ha delle assenze inesistenti…“. Genio, Franco! Scommettiamo che il prossimo disco si chiamerà “Cantami, o diva…”?