Eminem, documentario contro la droga (che lo ha quasi ucciso)

Eminem si è ancora una volta spogliato delle sue paure, raccontando – con grande sincerità – la sua lunga battaglia contro la farmacodipendenza. Lo ha fatto durante le riprese del documentario “How to Make Money Selling Drugs“, (“Come fare soldi vendendo droghe”), un’opera diretta da Matthew Cooke. Non è l’unico a parlare nel documentario: partecipano anche Susan Sarandon, Woody Harrelson e 50 Cent. Il rapper di Detroit ha confessato tutto sulla sua dipendenza da medicinali, ammettendo essere arrivato a un passo da una tragica e ingloriosa fine: “Quando ho preso il primo Vicodin ho pensato ‘aah’. Non sentivo più dolore, era tutto ovattato…

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A due passi dalla fine

Il rapper non ascoltava neanche gli amici: “Facevo buttare fuori chi provava a dirmi qualcosa. Pensavo Non mi sto mica iniettando eroina, non fumo crack, non uso cocaina“. A un passo da un tragico epilogo, Eminem confessa di essersi salvato per un pelo: “Se mi avessero portato in ospedale due ore dopo sarei morto. I miei organi stavano collassando. Mi hanno messo in dialisi, non pensavano che ce l’avrei fatta. La fine sarebbe stata la morte“. Passata la paura (e che paura), il noto cantante americano è riuscito a disintossicarsi: “Ho dovuto imparare di nuovo a muovermi, a parlare. Non pensavo che si potesse essere felici senza sostanze, quindi posso dire a chi ha questo problema che le cose migliorano“.

Devo esserci per loro

Le parole del rapper pesano e colpiscono. Ricordano le frasi pronunciate dal grande campione di calcio George Best, lentamente annientato dal brutto vizio del bere. Eminem prosegue e fa riferimento alla famiglia: “Guardavo le mie figlie e mi dicevo: ‘Devo esserci per loro’. Quando ho smesso con tutto, sono rimasto sveglio 24 ore al giorno per tre settimane di fila. Non dormivo, neanche un cazzo di sonnellino. Ho dovuto riacquistare abilità motorie e comunicative. È stato un processo di apprendimento. Non pensavo che si potesse essere naturalmente felici senza essere fatto di qualcosa…“. Questo ragazzo, sempre più “nudo” e un po’ più maturo ha venduto oltre 100 milioni di copie in giro per il mondo. Ma, forse, il vero successo sta arrivando solo adesso.

(foto by kikapress.com)