“Salva il mondo, rendilo un posto migliore per te e per me e per l’intera razza umana.. Ci sono persone che muoiono, se ci tieni abbastanza a vivere, crea un posto migliore per te e per me…“. La traduzione, più o meno perfetta, di “Heal the world”, uno degli ultimi grandi successi di Michael Jackson. La speranza di poter cambiare il mondo, ognuno per conto proprio. Un filmato con protagonisti tutti i bambini del mondo, generazione da sempre croce e delizia del Re del Pop, a causa delle note vicende giudiziari legate alla presunta pedofilia. Forse siamo a una svolta, oppure è solo puro chiacchiericcio: le immagini raccolte da “Sunday People“, tuttavia, sembrano parlare chiaro, documenti del FBI che costituirebbero una prova importante…
GUARDA I DOCUMENTI DELL’FBI – FOTO
Il tabloid britannico ha pubblicato alcuni documenti del FBI, mai resi noti, secondo cui Michael Jackson avrebbe sborsato almeno 35 milioni di dollari a due dozzine di teenager, vittime dei suoi abusi sessuali, per pagare il loro silenzio. Una cifra incredibile, se confermata, che farebbe comprendere la portata e la gravità degli atti del Jacko. Si parla di abusi sessuali iniziati nel 1989 a Neverland, California, e andati avanti per tutti gli anni Novanta…
Strane abitudini davanti la Tv
Pare che Michael Jackson amasse restare in compagnia dei bambini, guardare film pornografici con loro, toccarli e accarezzarli nelle parti intime. Verità scomode e nascoste, poco edificanti: una serie di verità già note al Fbi dal lontano 2002, quando si iniziò a indagare su Anthony Pellicano, considerato dai più come “il detective delle star”. In seguito a una perquisizione nel suo ufficio, gli investigatori trovarono parecchi documenti che riguardavano la popstar. Prove certe sulla presunta pedofilia di Jackson: carte, queste, mai viste dai pubblici ministeri che indagavano sul processo alla star. In caso contrario, probabilmente, Michael sarebbe stato condannato per il reato più infamante.
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Un collaboratore di Pellicano ha parlato, raccontando la sua verità su Michael Jackson: un gesto provocato dalla causa milionaria intentata agli eredi dal coreografo Wade Robson, proprio quello che al tempo dei fatti (primi anni ’90) era tra i tanti bambini che frequentavano Neverland. Esiste una copia dei documenti del FBI in cui compaiono i nomi di almeno 17 vittime di abusi, tra cui cinque bambini attori e due ballerini. Molto più di un indizio.
(foto by kikapress.com)
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