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Noemi: “Il tour? Non vedo l’ora, forse porto con me i ragazzi di The Voice” [VIDEO-INTERVISTA]

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Mia personale opinione: se Noemi avesse voluto, avrebbe vinto il Festival a mani basse. Sul palco del Teatro Ariston la cantante romana ha rischiato e portato, convinta, un progetto nuovo, un’idea nuova: l’ultimo album, uscito il 20 febbraio e già secondo in classifica dietro Ligabue, è un disco che resterà scolpito nel cuore e nella memoria di musici e musicologi. Per “Made in London” una gestazione in terra straniera, ma – come dice Noemi – “io sono italiana, l’album rispecchia forte la mia identità“.

SCOPRI QUI LE DATE DEL TOUR DI NOEMI

Incontriamo Noemi dietro le quinte del suo firmacopie romano, nei locali della libreria Feltrinelli di Via Appia Nuova, occasione buona per fare il bilancio del suo Sanremo e, soprattutto, per guardare alle nuove sfide di questi mesi: il 12 marzo si parte con la seconda edizione di “The Voice of Italy” (“sto imparando tanto dalla televisione“, dice, “affronterò questa esperienza con maggiore consapevolezza rispetto allo scorso anno“), mentre per metà aprile (17, ndr.) è fissato lo start del tour, da Milano. Curiosità per la scaletta dei brani (“voglio valorizzare l’album, canterò una cover, non di più“) e per la presenza di eventuali ospiti: “Sarebbe bello se alcuni ragazzi di The Voice venissero ad aprire i concerti…“.

Sanremo

I due brani del Festival rappresentavano al meglio il nuovo album: ‘Un uomo è un albero’, per la parte strumentale e per i cori (leit motiv di tutto il disco), mentre ‘Bagnati dal sole’ è sì più leggero, ma soprattutto votato all’elettronica. Ho attraversato il Festival con un pezzo outsider, sapevo a cosa andavo incontro, alla fine direi che è stato bello...”

Made in London

Non aveva senso stare 15 giorni a Londra e chiudersi in uno studio. La vera sfida era andare in Inghilterra e mescolarsi con quell’ambiente musicale, ma senza dimenticare la mia identità. Volevo portare un cambiamento all’interno della mia musica, per riprendere un sound da sempre nelle mie corde. Mi sono fatta in quattro, ci ho messo tanta passione e ora non vedo l’ora di portare in tour questo progetto…

Se tu fossi qui

Per quel pezzo non volevo un arrangiamento alla Coldplay: ho preferito dare spazio ad un’aria diversa, qualcosa in stile Morricone, con pesante presenza dei cori. ‘Se tu fossi qui’ è molto anni ’60,  tra il classico e l’internazionale. Abbiamo dato al brano una cornice all’altezza di un testo molto figo…

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The Voice e i Talent Show

L’anno scorso è stato molto divertente: dalla televisione sto imparando tanto, ma quest’anno sarò sicuramente un po’ più dura con i miei ragazzi, meno materna rispetto al 2013. Questo, mantenendo sempre grande rispetto nei loro riguardi.

La ricetta per emergere

Per i giovani, oggi, l’unica ricetta è il coraggio: non si devono portare avanti progetti che siano per forza mainstream, pensiamo all’esempio dei Mumford and Sons. Cosa ancora più importante, non è obbligatorio assomigliarsi, vince chi è diverso”.

Gli ascolti

“L’italiano medio tiene accesa la tv quasi per trovare una compagnia: credo che il crollo degli ascolti dei talent-show in USA e UK sia un fatto fisiologico, da noi potrebbe succede più avanti… Sarebbe bello se questi programmi non fossero le uniche opportunità per i giovani: sta a noi dare una chance in più a chi ha del talento, anche al di fuori di queste occasioni televisive…

Il tour

Gli arrangiamenti del tour faranno fede al disco. Io sarò il direttore musicale, per fortuna ho la fiducia dei miei musicisti: cercherò di usare meno sequenze possibili, privilegiare al massimo la musica del vivo. Non ci saranno cover, forse solo una: desidero valorizzare interamente “Made in London”. Mi piacerebbe condividere il palco con persone che hanno avuto un senso in questo lungo percorso, magari proprio alcuni ragazzi di The Voice. Non dipende solo da me, ma ci proverò…

Gaetano Curreri

La mia intenzione è identica a quella di un anno fa: a The Voice porterei Curreri, potrebbe fare il vocal coach, passare una giornata con il mio team, essere un punto di riferimento importante per la crescita di questi ragazzi“.


(foto by Velvet Music)

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