One Direction, Harry Styles presenta il suo primo singolo da solista

Sign of the Times, primo singolo da solista del cantante degli One Direction Harry Styles, è da oggi venerdì 7 aprile 2017 in rotazione radiofonica e digital download. La canzone, prodotta da Jeff Bhasker, Alex Salibian e Tyler Johnson, ha subito scatenato l’entusiasmo delle Directioners, che hanno portato in vetta alle tendenze italiane e internazionali l’hashtag #SignOfTheTimes. Il canale Vevo dell’artista è stato preso letteralmente d’assalto: dopo appena 6 ore dalla pubblicazione della canzone, il contatore ha ‘sfondato’ il muro delle 830mila visualizzazioni.

Directioners di tutto il mondo, unitevi: oggi, venerdì 7 aprile 2017, è il grande giorno della pubblicazione della canzone Sign of the Times, primo singolo da solista del cantante degli One Direction Harry Styles. La canzone, prodotta da Jeff Bhasker, Alex Salibian e Tyler Johnson, anticipa l’album da solista di Harry Styles in prossima uscita.

La canzone, in rotazione radiofonica e digital download da poche ore, ha scatenato l’immediato entusiasmo delle Directioners, che hanno portato in vetta alle tendenze in Italia e nel mondo l’hashtag #SignOfTheTimes e preso d’assalto il canale Vevo dell’artista (oltre 830mila visite in circa 6 ore per la canzone!). Il brano è una ballata dolce che presenta influenze delle sonorità del rock britannico anni Settanta, tanto da aver scatenato in giro sul web paragoni ‘eccellenti’ come quello con la musica del compianto David Bowie.

L’uscita del videoclip ufficiale della canzone – girato in Scozia, sull’Isola di Skye, e diretto dal celebre regista e musicista francese Yoann Lemoine – è prevista alla fine del mese di aprile. Il prossimo 15 aprile, Harry Styles si esibirà al Saturday Night Live sulla Nbc che, per la prima volta nella sua storia, sarà in onda in diretta simultanea in tutti gli Stati Uniti d’America. Pochi giorni dopo, il 21 aprile, Harry Styles farà il suo debutto solista nel talk show inglese della Bbc The Graham Norton Show.

Photo credits: Facebook

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