Tedua, chi è il rapper: il dramma dell’infanzia, la madre, le discriminazioni fino a “La Divina Commedia”

La sua musica rappresenta un vero e proprio riscatto, in cui ha trovato la libertà di esprimersi attraverso una trap dallo stile unico e distinto rispetto ai suoi colleghi.

Tedua, nato come Mario Molinari a Genova nel 1994, si riconferma uno dei protagonisti più influenti nel panorama musicale italiano contemporaneo.

La sua storia personale è caratterizzata da una crescita difficile ma, nonostante le avversità, è stato in grado di trovare nel rap un modo per esprimersi, trasformando queste ultime in una vera e propria fonte di ispirazione per la sua musica.

Il suo vissuto ed il suo stile di vita vengono infatti spesso paragonati a un telefilm, con una combinazione di elementi burrascosi, pietosi e tragicomici.

L’infanzia tumultuosa e il legame con la madre

Tedua trascorre poco tempo nella sua città natale, la Liguria. Si trasferisce poi insieme a sua madre in una casa d’accoglienza a Calvairate (un quartiere di Milano), e all’età di tre anni viene affidato ad una famiglia, ma ben presto per la sua precoce attitudine ribelle, causò problemi al suo interno in quanto desiderava rimanere con la madre.

Tedua: vita e carriera
Credits photo: Instagram @tedua_wildbandana

Così si trova costretto a trovare un’altra famiglia, che gli consentiva tuttavia di trascorrere ogni domenica del tempo con la mamma.

Tedua parla con grande affetto di sua madre, una donna forte che ha lavorato molto ma che per sfortuna, apparterrebbe al “ciclo dei vinti”.

Le discriminazioni e il riscatto

Durante il suo percorso scolastico, proprio a causa della sua storia familiare, l’artista avrebbe affrontato discriminazioni da parte dei compagni di classe e dei suoi insegnanti. Ma col tempo, ha imparato a fronteggiare e superare queste critiche, trasformandole in un trampolino per la sua crescita.

Tedua ha sempre trovato un grande senso di divertimento e soddisfazione nelle sue esperienze, nonostante gli psicologi dei servizi sociali abbiano tentano inesorabilmente di individuare eventuali traumi all’interno della sua vita.

Proprio durante questo periodo, la passione per il rap entra nella sua vita, quando sua madre gli regala album come “The Eminem Show” di Eminem, “Get Rich or Die Tryin'” di 50 Cent e “Fuego” dei Gemelli DiVersi. E, nel suo primo anno di scuola media, decide di partecipare alle jam nel quartiere di Lotto usando il nome d’arte “Incubo”.

È in questa occasione che avrà l’opportunità di rincontrare Ernia (con cui era già stato in classe all’asilo), e di conoscere Ghali. Nonostante fosse il più giovane ad esibirsi alle jam, Tedua scriveva molti testi, cercando di comprendere da sé il suo percorso, attraverso un’accurata e profonda analisi delle esperienze della sua vita.

In terza media si trasferisce in provincia di Genova con sua madre e il suo compagno, e questo luogo diverrà casa per ben otto anni.

La sua esperienza qui si è rivelata davvero preziosa e gli ha consentito di fare interessanti scoperte; si è reso infatti conto del fatto che l’idea di “ignoranza” nei quartieri popolari di Milano si presentava in modo molto diverso rispetto a quella che ha incontrato nella provincia di Genova. E questo gli avrebbe aperto gli occhi su una prospettiva concreta ed unica, permettendogli di apprezzare le sfumature e le complessità della vita nei quartieri popolari, ed imparando ad affrontare e comprendere le dinamiche sociali, trovando in esse ispirazione per le sue creazioni artistiche nel contesto che lo circondava.

La carriera artistica

È qui che dà vita alla Wild Bandana, un collettivo che coinvolge anche Izi e Vaz Tè.

Nel 2014, pubblica un EP intitolato “Medaglie d’oro” insieme a Vaz Tè, usando il nome d’arte Duate, che successivamente cambia in Tedua.

Poco dopo, riceve finalmente la chiamata attesa da anni: Rkomi, suo amico e promettente rapper, gli offre la possibilità di vivere nella sua casa a Calvairate, Milano. Questa opportunità gli avrebbe consentito di pagare un affitto accessibile, lavorare a tempo parziale e dedicare il resto del tempo a costruire la sua carriera.

Dopo un anno di duro lavoro, dedicato alla scrittura e al sostegno reciproco, grazie all’aiuto dei giovani rapper della scena trap milanese, Tedua inizia a intravedere la sua crescita nella professionalità e nello stile. Il ritorno a Milano e l’incontro con artisti come Ghali e Sfera Ebbasta gli hanno aperto gli occhi su un mondo nuovo, aiutandolo a definire la sua identità e il personaggio che voleva interpretare.

Quattro album singolari carichi di innovazione musicale

I primi riconoscimenti arrivano con la collaborazione nel brano “Mercedes Nero” di Sfera Ebbasta nel 2015, e l’anno successivo Tedua pubblica il suo mixtape di 20 tracce intitolato “Orange County”. Nel gennaio 2017, l’album viene rieditato con nuove tracce assumendo il titolo “Orange County California” e divenendo il suo primo album ufficiale.

Da quel momento, la sua carriera è in ascesa: ad oggi il talentuoso rapper di Genova, Tedua ha rilasciato 4 album. Nel recente 2 giugno, la sua ultima pubblicazione “La Divina Commedia”, ha segnato un intervallo di tre anni dal suo precedente lavoro “Vita Vera Mixtape” (2020), e cinque dall’antecedente “Mowgli” (2018).

Tedua si è convinto che il successo non è un traguardo irraggiungibile, ma un obiettivo da perseguire con tenacia e fiducia in se stessi.

La sua notevole autostima potrebbe derivare dalla sua esperienza come pugile, che gli ha insegnato l’importanza di non considerare mai la sconfitta come un’opzione. E, questo spirito resiliente si riflette anche nella sua musica, che trasmette un messaggio di forza e perseveranza.

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