Maldestro, il ritorno dell’artista napoletano tra rap e nuovi stili: “Nell’epoca dei filtri io resto me stesso”

Il cantante partenopeo Maldestro è pronto a presentare al grande pubblico il suo ultimo brano: di cosa parla e quando uscirà. 

Maldestro ha annunciato l’uscita del suo ultimo singolo, un racconto crudo fatto di mancati sogni, ma anche di nuove speranze.

Lui è uno dei talenti più puri della scena musicale nostrana: parliamo di Antonio Prestieri, in arte Maldestro. Nonostante la giovane età, Maldestro ha pubblicato 5 album, ed è stato insignito di alcuni dei premi più prestigiosi del panorama musicale nostrano, come il Premio Ciampi, il Premio De And+ e il Premio Siae.

Da annoverare anche il secondo posto alle Targhe Tenco del 2015 per categoria Miglior Album d’esordio, con Non trovo le parole. Il grande successo è arrivato nel 2017, quando nella categoria Nuove Proposte sul palco del Festival di Sanremo, si è aggiudicato il Premio della Critica Mia Martini, il Premio Enzo Jannacci e il Premio Lunezia per il brano Canzone per Federica.

Il nuovo brano

Come accennato, Maldestro ha annunciato l’uscita di un nuovo brano: si tratta di Famiglia Criminale e sarà disponibile su tutte le piattaforme musicale dal prossimo venerdì 7 luglio. Così come accaduto per il brano Preludio, l’artista partenopeo conferma una virata decisa del suo stile, con nuove sonorità urban e un rap deciso e mai banale. Testo crudo e tagliante, autobiografico, il brano parla delle occasioni mancate, ma anche delle nuove speranze.

Maldestro
Maldestro, in uscita il nuovo singolo Famiglia Criminale – Velvetmusic.it / Instagram: @maldestro

La scelta del rap non arriva a caso, ma è frutto di una maturazione artistica partita da lontano, come ha spiegato lo stesso artista: “Ho sempre amato il rap, ma negli ultimi anni pare che molti di quelli che lo cantano hanno perso un po’ la bussola. L’hip hop è nato per rivoluzionare, per dissentire. Nell’epoca dei filtri io non ne avrò e questo basta per essere se stessi”.

Le parole di Maldestro

“Mio cugino aveva un talento così cristallino e potente che avrebbe potuto giocare in serie A con una gamba sola. A 16 anni il Parma lo porta in prima squadra ma lui non si presenta.
Aveva già scelto di seguire la famiglia. E se avesse avuto qualcuno a suo fianco con più forza per non farlo sbagliare?”. L’artista partenopeo ha continuato: “Se ci fosse stato lo Stato a tutelarlo da un destino segnato? Lo sappiamo i se e i ma ce li facciamo fritti, ma ogni storia può andare diversamente da come la immaginiamo”.

E infine: “Mi piacerebbe che Famiglia Criminale arrivasse a tutti coloro che hanno un talento e si trovano davanti a un bivio: coltivarlo o distruggerlo. Vorrei arrivasse soprattutto a loro, per dargli una speranza come è stata data a me”.

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