Sebbene non si tratti di una notizia strettamente musicale, vogliamo parlarvi di questa vicenda riguardante uno dei cantautori più seguiti degli ultimi anni, Alessandro Mannarino. Da poche ore Il giudice del tribunale di Roma Clementina Forleo ha condannato il cantante di Bar della rabbia a un anno e mezzo di reclusione per le vicende che lo videro coinvolto, nel giugno del 2014, in una rissa a Ostia, sul litorale di Roma. La sentenza è stata emessa accogliendo la ricostruzione del pm che nella precedente udienza aveva chiesto l’assoluzione di Mannarino.
I reati contestati alla voce di Al Monte sono di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La corte ha anche condannato il fratello del cantante ad una multa di 300 euro, perché anch’esso coinvolto nella rissa avvenuta presso il locale del litorale romano “Open bar”. Mannarino, durante il processo, si è sempre dichiarato innocente rispetto ai fatti. A scatenare la rissa sono state proprio alcune frasi ingiuriose che un gruppo di ragazzi rivolsero alla sorella del cantante.
L’apprezzatissimo cantautore ha iniziato l’attività artistica nel 2001, esibendosi nel pittoresco rione Monti di Roma, con spettacoli eccentrici a metà strada tra l’attività di DJ ed il concerto acustico. Dopo vari anni di gavetta e live in giro per la capitale, nel 2006 ha fondato la Kampina, una band formata da sei elementi con cui si è esibito nei principali locali della sua Roma. Dall’amicizia con l’attore e autore Massimiliano Bruno è nato invece lo spettacolo Roma di notte.
Mannarino ha collaborato inoltre con Ascanio Celestini e ha suonato dal vivo in numerose trasmissioni radiofoniche, tra cui Viva Radio 2 di Fiorello. Nel 2009 è arrivato il successo grazie al suo primo lavoro discografico. Si trattava del disco Bar della rabbia. Nel luglio dello stesso anno ha vinto il Premio Giorgio Gaber e il suo disco è arrivato finalista della Targa Tenco 2009. Dal premio Gaber e la sigla di Ballarò all’arresto per rissa dunque. Facciamo gli auguri a Mannarino sperando che tutto si risolva per il meglio.
Foto by Facebook
