Cesare Cremonini: esordi, canzoni, amori e momenti difficili. Tutte le curiosità sul cantautore bolognese

Cesare Cremonini, uno dei più importanti artisti del panorama musicale italiano, ha una storia ricca di successi e talento.

Un artista a tutto tondo: non solo un cantante, ma anche un abile autore e compositore. I suoi album affrontano temi profondi e raccontano storie d’amore, emozioni ed esperienze di vita che riescono a toccare le corde più intime dell’animo di chi le ascolta.

Nato a Bologna il 27 marzo 1980, Cesare ha conquistato il cuore di molte generazioni, dai suoi esordi con i Lùnapop negli anni ’90, fino ad oggi.

La sua passione è sempre stata la musica, che ha iniziato ad esprimere fin da giovane suonando il pianoforte e prendendo la sua prima lezione a soli 6 anni.

Questo sua grande predilezione, unita al suo immenso talento e alla sua creatività precoce, si trasforma ben presto in canzoni, poesie, racconti e altro ancora. Tutto ciò viene scritto in un quaderno, che Cesare sembra conservare gelosamente. A soli 15 anni, ha dato vita al suo primo pezzo originale intitolato “Vorrei”, dimostrando un talento e una consapevolezza rari per un ragazzo della sua età.

Il destino di Cesare Cremonini prenderà una svolta significativa grazie a quel brano e ad altri che, nel 1999 costituiranno l’album di esordio dei Lùnapop intitolato “Squérez”, che ancora oggi è considerato uno dei migliori contenitori delle canzoni di Cesare Cremonini.

“Squérez”: una pietra miliare che ha segnato la consacrazione di un talento straordinario

Lùnapop diventa rapidamente una delle realtà più giovani ed interessanti del panorama pop italiano, conquistando un vasto pubblico. L’album si fa notare per le sue melodie accattivanti e per testi che affrontano tematiche profonde e sentimenti universali.

I loro brani sono pervase da un’intensa emotività e affrontano temi legati agli amori giovanili, alla perdita e alla speranza, nonostante il loro titolo non sembri suggerirlo affatto. Infatti, nel gergo giovanile, “Squérez” significa “merda”. Ma Cesare ha spiegato che in realtà quel titolo era di buon auspicio.

Il gruppo Lunapop - Ansa foto - Velvetmusic.it
Il gruppo Lunapop – Ansa foto – Velvetmusic.it

Nonostante l’inaspettata rottura del gruppo nel 2002 dovuta principalmente a tensioni caratteriali e divergenze artistiche, “Squérez” rappresenterebbe infatti un punto di svolta nella sua carriera, aprendogli le porte del successo, forgiandone l’identità artistica e facendolo emergere come uno dei migliori cantautori italiani, in grado di reinterpretarsi e trasmettere autenticità attraverso la sua musica.

“Scrivo solo le canzoni che sento dentro”

Il suo lavoro musicale si configura come un viaggio intenso e coinvolgente, in cui il cantante esplora le varie tonalità e complessità delle relazioni umane costituite principalmente da sentimenti contrastanti.

Tant’è che lo stesso Cremonini definisce uno dei suoi album –La Teoria Dei Colori- come un “manuale di emozioni”, proprio per la straordinaria narrazione della vita contenuta al suo interno attraverso l’ottica dell’amore, che ogni giorno si tinge di sfumature diverse.

Ogni canzone diventa infatti un pennello che dipinge un quadro vivido e ricco di sfaccettature, regalando all’ascoltatore un’intensa esperienza emotiva.

Questo album, come un caleidoscopio di sentimenti, cattura gli stati d’animo e li trasforma in melodie coinvolgenti, permettendo a chi ascolta di immedesimarsi e di trovare un riflesso delle proprie esperienze nei suoi brani.

Vita sentimentale: ha sempre lasciato che la musica parlasse per lui

Nonostante il successo e la fama, Cesare Cremonini è riuscito a mantenere una certa riservatezza sulla sua vita privata: non ama mettere in mostra la propria vita privata nelle interviste o sui social.

Cesare Cremonini
Cesare Cremonini – Instagram – Velvetmusic.it

Infatti delle sue relazioni si conosce ben poco. Ma di certo, tra tutti i rumors su flirt mai confermati, una delle storie più note, è quella con la cantante Malika Ayane, iniziata nel 2009 e conclusasi nel 2011.

Successivamente, nel 2019 il cantautore bolognese ha ufficializzato la sua relazione con una giovane ragazza di nome Martina Margaret Maggiore, 18 anni più piccola di lui. Cesare avrebbe dedicato a lei uno dei suoi successi: la controversa “Giovane Stupida”, dove Martina apparirebbe anche nel video.

Tuttavia, nel 2022 lei ha confermato la fine della loro relazione attraverso i suoi canali social, rivelando di essere stata ferita ed accennando a un presunto tradimento da parte di Cesare.

Quest’anno i rumors portano ad un nuova love story. È emerso che a fargli battere nuovamente il cuore, sia il noto volto del Tg1 Giorgia Cardinaletti, giornalista Rai esperta di cronaca e politica. Pare che la scintilla tra i due sia scoccata proprio negli studi televisivi quando, dopo un’intervista in cui Cesare presentava il singolo Stella di mare, lui per ringraziarla l’avrebbe invitata ad un suo concerto.

Alle spalle della maturità artistica dell’iconico cantautore si cela un vissuto personale più che tormentato

Nonostante la sua carriera brillante, Cremonini ha rivelato e condiviso qualche anno fa un percorso personale difficile contrassegnato da momenti di grande difficoltà.

Più nello specifico, avrebbe fortuitamente parlato con uno psichiatra della presenza di un “mostro” interiore deforme, oscuro e reale che avvertiva quotidianamente nel suo petto e si aggirava nel suo subconscio; lo psichiatra, attraverso la sua descrizione, gli avrebbe fatto scoprire di essere affetto dai primi sintomi della schizofrenia, e lo avrebbe seguito poi in tutto il suo percorso, spiegando come la malattia sia scaturita da un tremendo stile di vita, caratterizzato da un’estrema ossessione per la musica.

Cesare Cremonini
Cesare Cremonini – Instagram – Velvetmusic.it

Cesare passava infatti intere giornate in studio, comprese le domeniche, trascurando il suo aspetto personale ed alimentandosi esclusivamente di cibo spazzatura, tanto da raggiungere quasi 100 kg. Questi comportamenti patologici reiterati nel tempo, lo avrebbero condotto a manifestare i primi sintomi della schizofrenia nel giro di due anni.

L’uscita dal tunnel: “Così ho battuto il mostro che abitava dentro di me”

Il percorso riabilitativo che ha dovuto affrontare, è stato basato su un trattamento psicofarmacologico, un percorso di psicoterapia ma, soprattutto, sulla riscoperta di un sano contatto con la natura attraverso lunghe passeggiate nei boschi, rivelatesi un’incomparabile panacea per tenere a bada il terribile mostro che sentiva dentro, e per ribellarsi all’eccesso di attenzione per l’immensa mole di emozioni che proviamo e all’impossibilità di poterle esprimere tutte e comunicarle.

Nonostante ancora oggi di tanto in tanto il mostro si faccia sentire, nel tempo per fortuna si sarebbe trasformato in una sensazione o una voce interiore che solo di rado avvertirebbe. E quando questo accade, si rimetterebbe in cammino per ritrovare la serenità.

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