Mogol, compleanno in attesa di un libro: “Mi piacerebbe più qualità”

Il leggendario autore di Lucio Battisti, Giulio Rapetti in arte Mogol, ha festeggiato oggi i suoi 87 anni parlando in esclusiva con Notizie.com

Per uno che per tutta la vita ha dato voce ai sentimenti e alle debolezze dell’animo umano, cercando sempre l’ispirazione nella ricercatezza delle parole e delle frasi, evitando banalità e luoghi comuni, non deve essere facile assistere al decadimento della lingua italiana anche in senso artistico.

Tanti auguri Mogol

Alcuni critici sostengono che il livello di utilizzo della nostra lingua non sia mai stato così basso se si considerano in particolare testi e canzoni. Ma Mogol, uno che avrebbe tutti i numeri per giudicare, se non per criticare, preferisce lasciare ad altri questo ruolo: “Non mi piace criticare, per questo ci sono i giornalisti. Ma ora i brani a fatica riescono a resistere nel tempo” dice Mogol che ha festeggiato oggi 87 anni.

Mogol e Lucio Battisti (D) in una immagine di archivio. Un sodalizio inimitabile – Credits ANSA (VelvetMusic.it)

Una vita al servizio dei testi e delle canzoni. Mogol ne ha scritte centinaia, molte delle quali assolutamente immortali. Ma ha anche avviato una splendida accademia con la quale ha coltivato diversi talenti importanti. Tra questi il figlio Alfredo, in arte Cheope, autore di diverse canzoni di grande successo per Laura Pausini e Raf. Una delle ultime canzoni di Mogol è appena uscita sul nuovo album di Eros Ramazzotti, si intitola Ama. É stato uno dei fondatori della Nazionale Italiana Cantanti.

Una carriera eterna

Ha scritto tantissimo per Lucio Battisti, ma anche per Cocciante, Mango, Tozzi, Celentano, Gianni e Marcella Bella. E poi per David Bowie, Tenco, Mina. Alcune delle sue canzoni più belle pochi sanno che sono sue: Mediterraneo, di Mango. Vita, il brano che ha restituito successo e credibilità a Morandi, affiancato da Lucio Dalla: “Vita in te ci credo, tu così purissima…”.

La canzone l’aveva scritta in realtà per Mina, che preferì incidere altro. A Dalla piacque moltissimo: ma volle cambiare la prima parola. Non ‘cara in te ci credo’ ma ‘vita…’ con quel ritornello fantastico: “Anche gli angeli, capita che a volte sai si sporcano”.

Mogol a destra con Mariolina Cannuli e Lucio Battisti
Mogol a destra con Mariolina Cannuli e Lucio Battisti – Credits ANSA (VelvetMusic.it)

Perché a Dalla gli angeli, spesso protagonisti delle sue canzoni (Se io fossi un angelo, ma anche Washington), piacevano enormemente.

Non molti sanno che anche Il Cielo in una Stanza, che quest’anno festeggia 63 anni, l’ha scritta anche lui. Una Lacrima sul Viso questa estate festeggia 60 anni di vita…

Musica nuova, e che resti

Mogol non si azzarda a criticare ma una richiesta per il suo compleanno ce l’ha. E la esprime con molto garbo in una bella intervista a tutto tondo a Carlo Roscito, collega di Notizie.com: “Mi piacerebbe ascoltare sempre più brani di qualità, vorrei che si potesse ascoltare della musica di livello, che venisse creato qualcosa che possa rimanere nel tempo. È il mio grande auspicio. Una volta c’erano i disk jockey e sceglievano le canzoni che ritenevano più belle. Ora un po’ questa mancanza si sente”.

Mogol a destra con Mariolina Cannuli e Lucio Battisti
Mogol a destra con Mariolina Cannuli e Lucio Battisti – Credits ANSA (VelvetMusic.it)

Mogol ha scritto canzoni che resistono incrollabili da sessant’anni: “I ritmi oggi sono frenetici, è un alternarsi di brani diversi. Sono poche le canzoni che escono e che restano. Poi, detto ciò, preferisco che la critica la facciano i giornalisti. Io di mestiere faccio l’autore, non ho neanche la conoscenza totale delle nuove canzoni. Non posso parlarne in modo profondo o in senso critico. Però ripeto, il mio auguro è questo, che vengano scritte canzoni in grado di resistere all’urto del tempo”.

Dopo le canzoni, un libro

Mogol continua a scrivere. Ma il suo prossimo progetto è un libro: “Ho scritto un libro sulla salute. Faremo un centro di prevenzione primaria dove sarà possibile ‘depurarsi’. Le persone, leggendolo, capiranno meglio come fare per integrare le proprie difese. Voglio espandere questa cosa a tante società, tutti devono impegnarsi per far sì che in Italia ci si ammali il meno possibile”.

L’uscita è imminente: “Il libro è finito, lo stiamo soltanto rileggendo per poi darlo alla stampa. Si chiamerà ‘La Rinascita’ e l’ho scritto con Giovanni Scapagnini, un grandissimo di questa materia”.

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