Controversa vicenda che sta riscuotendo notevole clamore negli Stati Uniti e che riguarda la chitarrista e fondatrice delle Go-Go’s Jane Wiedlin
Le ultime norme che in particolare a New York, hanno consentito a numerose vittime di abusi sessuali di presentare denuncia nei confronti dei propri molestatori anche molti anni dopo l’accaduto stanno scatenando moltissime polemiche.
Ma hanno anche scoperchiato un vaso di Pandora che ha riportato all’attualità episodi molto discussi dei quali l’industria dell’intrattenimento statunitense non è certo particolarmente orgogliosa.
Che cos’è l’adult survivors act
Si calcola che i casi riaperti dalla procura di New York dopo la firma del cosiddetto ASA, l’adult survivors act, siano quasi 3mila e porteranno lavoro al tribunale della Grande Mela per i prossimi tre anni. In tutto l’ASA ha avuto voce in capitolo per un anno esatto, dal 23 novembre dello scorso anno al 24 novembre scorso. Oggi non è più possibile farsi giustizia attraverso l’ASA perché la ‘finestra’ che consentiva l’apertura di istruttorie su casi che ormai dovrebbero essere in giudicato o in archivio è ormai chiusa.
Tuttavia è stato talmente tanto il clamore condiviso sui media da numerose di queste vicende, che sempre nuove denunce vengono presentate all’attenzione dell’opinione pubblica. Anche se ormai non potranno più finire in tribunale. L’ultimo caso, del quale si sta parlando moltissimo, riguarda Jane Wiedlin, chitarrista e fondatrice del gruppo punk femminile Go-Go’s che si è ricostituito due anni fa proprio per l’induzione all’interno della Hall of Fame, attesa per oltre 15 anni.
Jane Wiedlin e le Go-Go’s
La Wiedlin, che oltre alle Go-Go’s ha avuto una intensissima attività solista gli un certo successo, ha deciso di uscire allo scoperto accusando il popolarissimo DJ americano Rodney Bingenheimer di averla abusata sessualmente quando era ancora adolescente.
Jane Wiedlin ha reso pubbliche le sue accuse in un approfondito rapporto che il settimanale americano Rolling Stone ha appena pubblicato lunedì a seguito di altre quattro denunce pubbliche presentate da altre donne sempre nei confronti di Bingenheimer. Tra queste Kari Krome, cantautrice e co-fondatrice della band tutta al femminile degli anni ’70, le Runaways. Bingenheimer fino a questo momento non ha ancora risposto alle accuse.
Le accuse della ex Go-Go’s
Jane Wiedlin ha raccontato a Rolling Stone che all’epoca della violenza subita avea solo 15 anni. La musicista, aveva visitato con alcuni amici il club English Disco che Bingenheimer dirigeva… “Sono stata debole – racconta la Wiedlin in una ricostruzione dai toni molto drammatici – ero vergine e non avevo alcuna esperienza anche perché a me interessava solo la musica e i ragazzi tendevano a ignorarmi… Purtroppo non sono riuscita a reagire, non sapevo cosa fare, non ho detto nulla; non ho cercato di fermarlo e non l’ho nemmeno denunciato. Cosa che alla luce delle numerose accuse uscite recentemente mi fa sentire estremamente male….”
Per la verità non è la prima volta che Jane Wiedlin parla di questo episodio, già descritto all’interno di un libro nel 2016. Anche se in quella testimonianza il nome del protagonista non era mai venuto fuori.
“É stato con il movimento #MeToo che ho acquisito la consapevolezza e il coraggio per farmi avanti. Le molte denunce portate da altre donne più coraggiose di me in queste ultime settimane nei confronti di Bingenheimer, che all’epoca della violenza aveva 27 anni, 12 più di me, mi hanno definitivamente motivato” spiega la musicista.
Un rapporto controverso
Bingenheimer, che ha iniziato la sua fortuna gestendo locali, lavorando come disc jockey e conduttore radiofonico, è stato uno dei primi produttori a riconoscere il merito di gruppi come Go-Go’s, Blondie, Ramones, Red Hot Chili Peppers e Nirvana che attraverso di lui hanno potuto esibirsi per la prima volta in piccoli club, mettendosi in luce. Al momento è ancora estremamente popolare come conduttore show radiofonici e di numerosi podcast.
Le donne che hanno presentato accuse pubbliche nei confronti di Bingenheimer sono al momento diverse: due amiche della Wiedlin che al momento preferiscono restare anonime, Kourtney Kaye, molestata quando aveva solo 11 anni, e diverse altre alcune delle quali sono uscite allo scoperto in modo pubblico. Tra le quali Kari Krome che ha intentato una causa contro Bingenheimer ad aprile.
“É stato tutto molto illogico e insensato – conclude Jane Wiedlin – quel ragazzo si è rivelato un mostro, ma ammetto che ci ha anche aiutato… Senza di lui le Go-Go’s non avrebbero mai avuto la loro prima visibilità. Io ero molto confusa. Non era niente che avessi chiesto, ma allo stesso tempo volevo essere una giovane donna già adulto, o sexy. Ora dico… avrei dovuto ribellarmi. Lo avrei dovuto fare. E lo dico oggi perché altre ragazze di 15 anni di oggi che si trovassero nella mia stessa situazione di allora abbiano il coraggio di farlo”.