Roger Waters vola al cinema: il suo concerto sui grandi schermi

This is not a Drill, il tour di Rager Waters che nei prossimi giorni sarà di scena a Bologna, sarà proiettato sui grandi schermi di 1500 cinema

Reduce da un tour che si sta rivelando un grande successo, Roger Waters ha preso un’altra iniziativa estremamente interessante che consentirà a tutti i fan che non sono riusciti a vedere il suo show di poterne apprezzare la spettacolarità.

Il This is not a Drill Tour sarà infatti proiettato su 1500 maxischermi al cinema il 25 maggio. Lo show che verrà ripreso in alta definizione è quello in programma alla 02 Arena di Praga. Biglietti in vendita dal 25 aprile.

Roger Waters nei cinema

Il suo show intanto torna in Italia. Dopo i quattro splendidi spettacoli al Forum di Assago sono tre le repliche di Bologna, alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno, venerdì 21, venerdì 28 e sabato 2 aprile. Il pubblico ha risposto entusiasticamente al suo spettacolo, uno show estremamente tecnologico, moderno e splendido dal punto di vista scenografico e musicale.

Nonostante il tour sia ormai in circolazione da un anno, i biglietti sono andati a ruba in tutta Europa e le richieste per ulteriori repliche sono moltissime. Di qui l’idea di proporre lo show nei cinema inizialmente per un solo show.

La polemica su Francoforte

Nel frattempo continua la battaglia legale di Roger Waters contro il comune di Francoforte che ha vietato il suo concerto per le posizioni antisemite di Waters. Il bassista e fondatore dei Pink Floyd, 79 anni, ha pubblicato un post sulle proprie pagine social in cui avverte che comunque vada, anche se il comune di Francoforte non ha risposto alle sue istanze sarà a Francoforte nei giorni previsti dello show… “per i diritti civili e la libertà di parola. Perché come i nostri padri sono rimasti vicina a Sophie Scholl nella notte dei cristalli oggi siamo dalla parte dei palestinesi”.

Il riferimento di Waters a Scholl riporta una delle vittime dell’antinazismo, ghigliottinata nel 1943 mentre distribuiva dei volantini contro la guerra.

Una nuova versione di The Dark Side of the Moon

Waters ha anche rivelato i suoi piani per ri-registrare The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd: “La reazione del pubblico è ancora fantastica e sono entusiasta che tutti lo ascoltino. L’originale è insostituibile. Ma è un modo per un uomo di 79 anni di guardare indietro negli ultimi 50 anni negli occhi del 29enne che scrisse quel disco e dire… ecco quello che abbiamo fatto. Mio padre sarebbe stato orgoglioso”.

Il padre di Roger Waters era un insegnante cattolico morto in guerra e sepolto in Italia. Da qui le tematiche pacifiste e antimilitariste di Waters che non lo ha mai conosciuto.

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