Saint Laurent on the Rock: ecco Courtney Love e Marilyn Manson!

In Italia siamo sempre stati “sconvolti” dalle campagne firmate Oliviero Toscani: scatti che, storicamente, hanno sempre fatto discutere. In questo caso l’atmosfera è molto più leggera, seppur fortemente rockeggiante: l’artista che presta la sua opera per la nuovissima Pre-Fall 2013 di Yves Saint Laurent è Hedi Slimane, che ha deciso di coinvolgere in questa avventura alcuni poeti maledetti della musica moderna. Su tutti il “placido e rassicurante” Marilyn Manson, vecchio amore di Dita Von Teese, pure lei ormai votata all’universo musicale…

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Scatti forti e convincenti, ritratti duri, tutti in bianco e nero, capaci di rispolverare l’estetica rock dei prima anni ’90, quando regnava lo stile grunge. Ben quattro gli artisti che hanno deciso di prestare il loro volto alle novità di Saint Laurent: Courtney Love, Kim Gordon (leader del gruppo Sonic Youth), Marilyn Manson e Ariel Pink. Testimonial nuovi, decisi, dallo sguardo duro (ma non sempre). Alla base di tutto questo lavoro – come detto – c’è il nuovo direttore creativo della Maison transalpina, Hedi Slimane, fotografo intenso e originale.

Come sempre accade in occasioni del genere, qualsiasi scelta pone sul tappeto discussioni fiume: proporre una collezione al limite dell’eleganza può anche non convincere i palati fini e per lo più abitudinari, ma se si decide di legare la musica (il rock) a una griffe il risultato non può che essere questo. C’è da sottolineare che un’operazione molto simile (sostengono i più informati) fu portata avanti anni fa dallo stesso Yves Saint Laurent, quando negli anni ’70 vestì un giovane Mick Jagger per le sue nozze con Bianca a Saint Tropez.

Quattro rocker maledetti, insomma: primo fra tutti quel Marilyn Manson sempre più filosatanista. Ancora non si sa chi tra lui e Dita Von Teese abbia sfruttato il loro amore da copertina: la bella e burrosa regina del burlesque ha anche abbracciato il mondo della musica. Ci piace chiudere così, nella musica eccedere non è mai un peccato. Lo “stile” prima di tutto.

(foto by kikapress.com)

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