Self Control compie 40 anni e Raf parla del lato oscuro della canzone di fama internazionale. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato
In molti oggi si saranno dimenticati questo titolo, ma non appena cliccano il tasto play sarà possibile riconoscerne ogni singola tonalità. Self Control è stato sicuramente il brano di Raf che lo ha consacrato a livello internazionale, visto che il singolo arrivò a più di 20 milioni di vendite (anche grazie alla cover di Laura Branigan). Quest’anno compie ben 40 anni, ma se passasse in radio, allora sarebbe difficile cambiare stazione per quanto è stupenda.
Il brano è stato composto dallo stesso cantante, insieme a Giancarlo Bigazzi e Steve Piccolo, con arrangiamento di Celso Valli. Ora è ancora uno dei singoli di Italo disco con maggior fama internazionale di tutti i tempi, giacché è stato uno di quelli maggiormente venduti in Svizzera, Germania, Austria e Spagna, oltre che in Italia.
“La notte è il mio mondo”, inizia così la famosissima Self Control di Raf, proseguendo in questo modo: “Luce della città e ragazze dipinte”. Ovviamente, il testo è stato cantato dal cantante in un inglese sopraffino e privo di sbavature, fatto che gli ha permesso di toccare dei livelli di fama pazzeschi. Nessuno, però, avrebbe mai potuto immaginare che una canzone del genere avesse dei lati oscuri, invece così era.
Raf, la sua Self Control gli creò disagi
Recentemente, il cantante ha rilasciato diverse dichiarazioni a riguardo di come ha affrontato il periodo di immensa fama ottenuto con Self Control. Il singolo uscì nel 1984 e fa parte del genere Italo disco, non proprio apprezzato dallo stesso Raf, come lui lascia intendere dall’intervista.
Infatti, il cantante era più propenso a intonare dei generi differenti, come il Pop o il Pop progressivo. “L’Italo disco non mi apparteneva”, ha affermato Raf durante la suddetta intervista, mettendo in evidenza tutti i lati bui inaspettati che si celavano dietro questo successo impressionante. “La fama mi travolse, i fan mi aspettavano sotto casa e ciò mi ha provocato ansia”, ha proseguito il cantante pugliese.
Infine, ha voluto chiarire quale fosse il suo tipo di musica preferito e quanto sia stato complicato per lui comprendere il successo di Self Control: “Solitamente, scrivevo testi maggiormente impegnativi e, mentre il brano raggiungeva le vette delle classifiche di tutto il mondo, io ero a disagio”. Momenti bui che però, con la maturità, sono stati superati, anche perché Raf ha compreso quanto quella musica Dance, che si vergognava di fare, avesse comunque un buon effetto sociale (specie per regalare attimi di spensieratezza e svago).