Vasco in Puglia a preparare il tour: ecco come è cambiato…

Settembre 2012, questa l’ultima data. Non un concerto roboante, ma un evento a sorpresa, con poche migliaia di spettatori. L’ultima scena di Vasco Rossi a due passi dal mare cristallino di Castellaneta. Teatro la discoteca “Cromie”, 45 minuti e una decina di canzoni, da “Ho bisogno di te” a “Vita spericolata” sino a “Albachiara”. Poi arriva il momento che non ti aspetti con il Komandante che si scioglie come un ghiacciolo a ferragosto, con la commozione che accompagna “Canzone”, quella dedicata al padre, quella pensata per Massimo Riva, amico e collega scomparso anni prima. Anche quest’anno il buen ritiro di Vasco è Castellaneta Marina: sempre di corsa tra i cespugli, ma molto più sereno…

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Un uomo “rigoglioso”

Per il secondo anno consecutivo il rocker sceglie la riserva biogenetica e la rigogliosa pineta della località pugliese per prepararsi atleticamente alle fatiche dei suoi tour. La gioia di vivere che traspare dalla sua voglia di raccontarsi attraverso i clippini sta alla base di questo “nuovo” Vasco: non si contiene, parla (ma non sparla), si affanna, racconta. Tutto per i suoi fan…

Un anno fa l’ultimo concerto da quelle parti. Quasi un’improvvisata, pochi spettatori (per lui che da sempre ci ha abituato alle folle oceaniche) e tante emozioni. Lacrime sul palco non sono mai così scontate e automatiche, e più che il pensiero del padre, secondo noi, tutto questo era legato a qualcosa di più forte, che lo riguardava personalmente. I suoi malori, la sua salute poco rassicurante, le ansie di un artista al capolinea. Tutti si aspettano un’altra data zero, ancora a sorpresa, per pochi eletti. Se accadrà, e se Vasco non piangerà, allora vorrà dire che qualcosa sarà successo e che il rocker avrà recuperato la forza di un tempo perduto.

(foto by facebook)

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