Sonny Rollins, niente Umbria Jazz il 6 luglio: problemi respiratori

Un musicista non vorrebbe mai smettere di suonare, perché lo strumento, col tempo, diventa parte di sé, diventa vita. Che sia chitarra, sax o pianoforte. Arriva il momento in cui devi fermarti ai box: “Sax Colossus”, il colosso del sassofono, Sonny Rollins non suonerà per qualche tempo, causa problemi respiratori. Annullata anche la tappa italiana, il grande spettacolo che avrebbe colorato di assoli e colori l’Umbria Jazz il prossimo 6 luglio. Sarebbe stato un concerto molto intrigante, perché l’artista newyorkese aveva voluto come ospiti speciali Enrico Rava e Paolo Fresu, per una sorta di omaggio al 40esimo anniversario del Festival.

I biglietti saranno rimborsati

Una delle vere leggende del jazz, uno capace di influire (e parecchio) sulle generazioni di giovani sassofonisti e musicisti, un valente improvvisatore (si chiama jazz, infatti) icona luminosa del sassofono tenore dai tempi del bebop e dell’hard bop.

This past spring, I was dealing with some respiratory issues that necessitated my canceling several concerts. I have been under a doctor’s care, and we were hopeful that I would be able to return to performing in time for my scheduled concerts this month and next. However, I am still not in condition to perform, and regretfully I must cancel these shows“. Con queste parole Sonny Rollins ha comunicato l’annullamento del tour europeo 2013. Lo staff di Umbria Jazz spera di poter annunciare la sua performance per l’edizione 2014. Intanto, informa che chi ha acquistato il biglietto verrà rimborsato.

Lo sapevate?

Il New York Post, tempo fa, pubblicò un articolo molto interessante in cui Sonny Rollins delineava un vero itineario “a tema” nella Grande Mela: punti salienti della sua carriera e di tutta la storia del Jazz. Gli incontri con John Coltrane, Dizzy Gillespie, Thelonious Monk: case, musei, teatri, jazz club. Angoli della strada, emozioni antiche, casualità: a partire dal “Beacon Theatre“, dove si è celebrato il suo 80mo compleanno insieme ad ospiti come Ornette Coleman, per poi proseguire con il “Renaissance Ballroom and Casino“, dove Rollins era solito recarsi anche per vedere partite di basket e film. O, ancora, la casa di Coleman Hawkins (tra i primi idoli di Rollins) che riuscì a intercettarlo proprio mentre si ritirava a casa in modo da farsi firmare un autografo. Sì, questo è Jazz. Suonala ancora Sonny, ci vediamo da queste parti, tra un anno.

(foto by kikapress.com)

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