MTV Video Music Awards 2013: trionfo Timberlake, suora Lady Gaga

A scorrere la lunga lista dei vincitori di questi “MTV VMAs 2013” (terminati da poche ore) si evince subito la supremazia di Justin Timberlake e – più leggera – Bruno Mars. I due hanno creato un po’ di “disordine” in rete per via del #bestmalevideo, per molti da attribuire all’autore di “Mirrors” e, invece, alla fine appannaggio del novello Michael Jackson. L’incrocio non finisce qui, perché proprio Timberlake, come anticipato da Velvet, riceve un altro premio speciale, il “Michael Jackson Video Vanguard Award”.

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Si parte con Lady Gaga, si chiude con Katy Perry: in mezzo la reunion degli ‘N Sync e una conturbante quanto eccessiva Miley Cyrus (costume grigio e tante linguacce su “We Can’t Stop“, poi si spoglia e inizia “Blurred Lines” in duetto con Robin Thicke…)

Una serata lunga e lenta, con performance di livello medio (non basta “esagerare” per fare spettacolo). Hai voglia a criticare il Festival di Sanremo, a New York non sempre sanno fare meglio. Nonostante un budget ben più elevato. Si è conclusa nelle primissime ore della mattina la serata degli MTV Video Music Awards. Miglior video dell’anno per Justin Timberlake, mentre Katy Perry si è esibita sotto il ponte di Brooklyn con la prima volta di “Roar” dal vivo. Cerimonia poco avvincente, lo ripetiamo, troppa pubblicità e ritmo praticamente non pervenuto. Timberlake, come accennato, è stato il vero protagonista: ben quattro riconoscimenti: Video Vanguard alla carriera (malinconica esibizione con gli ‘N Sync e Lady Gaga che balla in platea), Best Direction, Best Editing e Video Of the Year. Niente da fare, quindi, per Robin Thicke e i Daft Punk.

Uno show all’americana, musicalmente parlando, perché il vero trionfo è quello del macro-genere ormai consolidato: un mix di pop e hip hop ormai imperante che presto, probabilmente, stancherà. Rock nell’ombra (ma era prevedibile), con il “Best Rock Video” relegato nello spazio del pre-show (vittoria dei 30 Seconds To Mars).

Curiosità

Katy Perry è a bordo del suo camion dorato. Accappatoio di raso rosso con scritto “Lioness” dietro. Da vera “pugilessa”. Kevin Hart presenta la serata, troppe battute e apprezzamenti “bassi e poco velati” verso Lady Gaga, che sembra non gradire. Quest’ultima sceglie – per la partenza – un abito da suora, ma si lancia in innumerevoli cambi, ripercorrendo con vari look tutti i vestiti del passato. I ballerini diventano, così, scudo, quinte, costumisti. Grande impegno, “applausi” meritati. Dal vivo la Lady rende. Eccome. Di certo, più degli “MTV Video Music Awards”.