Jovanotti: “Ora so cosa significa essere Gianni Morandi…”

Un poeta moderno, un precursore del rap, un antesignano dei dj. Questo, e non solo, rappresenta oggi Lorenzo Jovanotti. In un periodo, questo, di raccolta, dopo la semina di un tour estenuante quanto entusiasmante, racconta una serie di emozioni, lo fa dalle colonne de “La Stampa”, attraverso gli aneddoti e i racconti più recenti del suo libro. Un concerto improvvisato a Cortona e la sensazione di essere “come Gianni Morandi“. Parole semplici quelle di mister Cherubini, frasi che arrivano diritte al cuore e alle orecchie…

JOVANOTTI CITA STEVE JOBS – GUARDA IL VIDEO

L’altra notte ho suonato a Cortona, nella piazza del mio paese, davanti a un Mississippi di gente, molte facce conosciute, oltre ai viandanti, tanti, arrivati per l’occasione“. Lorenzo Jovanotti e i fatti di quartiere, la voglia di scendere giù per strada e intonare una serenata fatta di canzoni note, ballabili, canzoni da piccola festa. Un fiume di gente che lo guarda e lo ascolta come fosse una divinità (musicalmente parlando ci va molto vicino) e lui, lì in mezzo, a menare le danze: “A un certo punto di quel concerto improvvisato, senza nessuna tecnologia di luci e video, su un palco piccolo da festival di provincia, dopo aver suonato una sequenza micidiale «Tensione/Positivo» che ha fatto impazzire tutti, dopo quella sequenza «rave» abbiamo attaccato “Un raggio di sole” che è un pezzo pop fatto su un giro di DO, lo stesso giro armonico di “Sapore di sale”, per intenderci, solo più veloce e in quattro quarti. Dentro quella canzone ho pensato: ‘Ora so cosa significa essere Gianni Morandi’…“.

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“Il mio pubblico? Quelli come me e tutti gli altri…”

Una sfilza variegata di potenziali spettatori. Un pubblico trasversale che, a ogni chiamata di Jovanotti, risponde “Presente”. Categorie infinite, ma definite, uomini e donne diverse tra loro, una lista che parte, ma non si sa quando arriva: “Ingegneri, stilisti, operai, metalmeccanici, pescatori, estetiste, insegnanti di Pilates, gente a dieta, soldati in licenza, nonne, nonni, genitori, figli, fidanzati, aspiranti fidanzati, musicisti, creativi, sgrammaticati, saccopelisti, spazzini, scrittori, culturisti, olistici, vegetariani, lettori di classici, giocatori di basket, tifosi di calcio“. La gente, il pubblico, il più grande spettacolo di Jova.

(foto by kikapress.com)

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