Claudio Baglioni presenta Con Voi: “Incoerenti noi artisti ospiti dei Talent Show”

Riparte tutto lì da dove era iniziato: 1969, 44 anni fa, un ragazzetto occhialuto e poco affascinante che imbraccia la chitarra e canta “Signora Lia”. Il copione è più o meno lo stesso, con Claudio Baglioni che, per l’inizio della conferenza di presentazione del suo nuovo album “Con Voi”, sceglie proprio quella canzone e la suona dal vivo in una della sale dell’albergo romano che ospita l’evento. “Quelle di ‘Con Voi’ sono tutte storie di una grande storia, unite da un filo sottile…“. Sarà anche per questo che l’ultimo inedito s’intitola proprio “Una storia vera” (da domani su iTunes). “L’idea del convoglio alla base di ‘Con Voi’, l’idea del movimento, di gente che va a ricercare valori per strada“.

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“La musica è il primo social network”

Personalmente felice del fatto che Claudio Baglioni ripeta questa illuminata (e illuminante) espressione: era stata alla base di una mia lunga intervista-libro di un paio di anni fa. Il cantautore romano fa il suo ingresso in sala e saluta tutti i giornalisti con-venuti, uno per uno. Racconta il suo passato, per arrivare al presente – quello di “Con-Voi”, l’ultimo album da domani in tutti i negozi – e riflettere sul futuro. Lui che da giovane non credeva di fare un mestiere pubblico, lui che oggi difende la libertà estrema di un disco del genere: “Il concetto di incisione mi ha fatto sempre fato pensare alla lapide, qualcosa di definitivo. La musica è sempre infinita, per questo ho cercato di staccarmi dagli standard attuali“. E cita i Beatles che, a volte, non ri-trasferivano tutti i singoli negli album…

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“I suoni del mondo”

E’ come se questo disco fosse stato registrato all’aperto, perché al suo interno custodisce tutti i suoni del mondo“. Baglioni presenta “Con-Voi” come vero acquarello e da’ molta importanza al movimento, anche per questo parla di un disco “artigianale, un prodotto fisico sul quale poter rielaborare le prime incisioni, un po’ come molti di noi fanno spesso (troppo spesso) durante i live…“. Claudio confessa alcune citazioni presenti all’interno dell’album, dai Procol Harum a Puccini, ma rifugge dal contemporaneo: “L’ultima musica pop non ha prodotto robe memorabili…“.

Justin Bieber e i Talent Show

Justin Bieber è una popstar che ha ripreso l’idea di Baglioni attraverso i suoi recenti “Music Mondays”, così penso sia opportuno parlare del futuro della musica e dei giovani che muoiono dalla voglia di realizzare un album. Provo a stimolare Claudio… “Questo sarà un mestiere sempre più difficile da fare, soprattutto per l’assenza di un’editoria forte, oggi quasi rimpiango confronti e scontri sul rapporto tra cantanti e discografici…“.
Oggi la musica, per avvicinarsi alla massa, va in tv: “I talent show sono apprezzabili, perché fanno capire alle persone che c’è un merito, ma alla fine creano una ‘omologazione nel canto’. Nel dna stesso di quei format c’è la rotazione, inutile nasconderlo… Finito un anno, si parte uno nuovo. Noi artisti andiamo ospiti in quelle trasmissioni e spesso non ci rendiamo conto di essere incoerenti…“. Onestà intellettuale quando ammette di avere un’altra colpa, quella di avere, con ‘Anima Mia’, inaugurato l’epopea del reducismo televisivo: “Se vado a presentare un pezzo in televisione, arriva un poveretto che mi dice ‘insieme alle due canzoni mi fai un medley dei tuoi successi’. Il passato ha vinto su tutto…

“Lampedusa? La politica italiana ha agito male”

In coda alla conferenza stampa, Claudio Baglioni viene chiamato a dire la sua su un problema che l’ha visto spesso protagonista (più o meno indiretto), ovvero la questione Lampedusa: “Sono sfiduciato, la politica italiana ha affrontato malamente la questione, non c’è un politico che abbia fatto qualcosa di importante. Anche i media hanno fatto la loro parte…“.

Canzoni da falò

Chiudiamo così, con l’argomento-musica: “La musica è ancora capace di offrire territori interessanti. ‘E noi due là’ (una delle tracce di Con-Voi, ndr.) propone salti negli intervalli molto interessanti“. Baglioni ricorda quando i media e la critica lo attaccavano per le sue canzoni disimpegnate, da falò… “Alcuni di quei giornalisti oggi mi chiedono quando riprenderò a scrivere le canzoni da falò…“.

(foto by Uff Stampa)