Sì, è proprio così. I leggendari Queen starebbero seriamente preparando (anche se a fari spenti) un album di inediti per il 2014: Brian May e Roger Taylor, membri della storica band, hanno ‘rinvenuto’ un mucchio di tracce vocali di Freddie Mercury, veri e propri reperti da studio di registrazione, appartenenti al periodo precedente l’album “Made in heaven”. La quantità e la qualità di queste registrazioni sarebbe sufficiente, secondo lo stesso May, per dar vita a un lavoro discografico ex novo, creando nuove canzoni, rielaborando i vari demo in loro possesso…
Una versione a cappella di “Don’t stop me now”? Certo, esiste. O, meglio, esiste l’incisione vocale, priva di base musicale. Ed è già un bellissimo reperto. Brian May non promette album, ma lascia immaginare che di materiale ce ne sia talmente tanto da produrre un vero disco, magari già per gli inizi del 2014: del resto, Freddie Mercury oltre ad essere un animale da palcoscenico era anche maniaco degli studi di registrazione, perfezionista come pochi. Brani con versioni diverse, come quella di “Made in Heaven”, oppure tracce a cappella, come quella – già citata – di “Don’t stop me now. E’ solo una piccolissima parte di un progetto di inediti che il chitarrista dai capelli ricci starebbe curando, a piccoli passi…
“Non mi sento a mio agio nell’affermare che riusciremo a completare un album, ma di sicuro ci sono diverse tracce, ed è su quelle che ci stiamo concentrando per produrre della nuova musica. Proprio come fu per Made in Heaven, che per me è forse il miglior album dei Queen che facemmo“
Brian May ha confermato al mensile inglese MOJO di aver ritrovato moltissimo materiale: “Abbiamo trovato tracce vocali di Freddie da solo, e dei demo. Quando troviamo una registrazione analogica su 24 piste di Freddie che canta qualcosa, una registrazione mai davvero completata, per prima cosa la trasferiamo su digitale, creiamo una copia con la più alta risoluzione possibile, dopodiché cominciamo ad aggiungerci del nostro… (con riferimento agli interventi strumentali di Roger Taylor e suoi, ndr.)”.
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