Mondiali Brasile 2014: Spike Lee regista per Kelly Rowland: “The Game” [VIDEOCLIP]

E’ la storia delle favelas, della povertà che incontra il sogno. E’ una delle tante, piccole, storie che stanno alla base della grande storia del calcio. E, insieme, di quello che in molti hanno definito “il mondiale dei mondiali“. Brasile 2014 è incrocio complesso tra ricchezza e disgrazie, lotta (per sopravvivere) e battaglia sul campo (per vincere). Un Mondiale, quello di Brasile 2014, che stato anche musica, tanta: nei giorni scorsi l’inaugurazione con Jennifer Lopez, Pitbull e Claudia Leitte (GUARDA QUI FOTO E VIDEO), ora qualcosa di molto più intenso, profondo. Il noto regista Spike Lee ha sentito il brano di Kelly Rowland “The Game”, contenuto nella compilation Pepsi “Beats of the Beautiful Game”, così ha pensato di girare un corto proprio con quel brano. Un breve filmato, circa 4 minuti, intitolato “Pixote Game”. Protagonista, dolcissimo, è un ragazzino di nome Luis Eduardo Matos: per lui una grande passione, il calcio, e la voglia di percorrere un viaggio per le strade della sua città in compagnia del suo migliore amico, un pallone. Lo riceve in regalo dalla madre e, così, inizia il suo cammino: dall’incontro infelice con un bullo di favela fino allo stadio, dove potrà tirare un calcio di rigore…

“The Game”

“The Game”, la canzone di Kelly Rowland scritta da Sia Furler, è stata arricchita da Spike Lee. Come? Colpiti dall’estro di una scuola di samba con sede a Rio, “Villa de Isabella”, sono stati reclutati subito percussionisti di alto livello: un plauso, a riguardo, va all’arrangiatore Tunico Da Vila.

KELLY ROWLAND CANTA “SAY YES”: REUNION DESTINY’S CHILD – ASCOLTA QUI

SPIKE LEE REGISTA PER EMINEM: GUARDA IL VIDEO “HEADLIGHTS”

Kelly Rowland, voce e anima di “The Game”, non è stata presente durante le riprese del videoclip diretto da Spike Lee, ma – a quanto leggiamo sul web – non ha avuto nulla in contrario in relazione alle percussioni aggiunte in un secondo momento: pezzi di batteria che hanno impreziosito una bella storia, semplice e sognante. Dalla favela all’inseguimento del proprio destino. Luis Eduardo Matos gioca, calcia, sorride, lotta: l’augurio che facciamo a tutto il Brasile è proprio questo, quello di arrivare a conquistare, con le proprie forze, fortune diverse rispetto a un presente poco felice.

(screenshot by YouTube)