Manca davvero poco alla nuova edizione del Festival di Sanremo, che per la prima volta sarà condotta da Carlo Conti. In attesa di scoprire i nomi dei venti big che saliranno sul palco dell’Ariston (la lista verrà annunciata domenica 14 dicembre durante L’Arena di Massimo Giletti), il presentatore ha svelato gli otto concorrenti nella categoria Nuove proposte: Amara, Chanty, Kutso, Serena Brancale, Enrico Nigiotti, Giovanni Caccamo, Rakele e Kaligola. Quest’ultimo è il più piccolo: ha diciassette anni, frequenta il quarto anno del liceo scientifico ed è compositore e autore di tutti i suoi brani. E’ figlio d’arte perché suo padre e suo nonno sono due eccellenti musicisti, senza contare che la madre è una scrittrice. Gabriele Rosciglione (questo il suo vero nome) ha pubblicato il primo video su Youtube a soli quattordici anni e ha avuto un successo inaspettato. Dopo la vittoria di Rocco Hunt nella passata edizione, Kaligola riuscirà a portare sul podio (con la canzone Oltre il giardino) ancora una volta il mondo del rap?
Sei emozionato per questa esperienza?
Sono felice, ma soprattutto stupito. Quando mi hanno detto di essere uno dei finalisti di Sanremo Giovani sono rimasto senza parole. Non me l’aspettavo proprio e per me è stata una gioia.
Come ti stai preparando?
Sono molto eccitato. Provo la canzone sempre più spesso, anche se contemporaneamente sto lavorando a brani nuovi e che probabilmente verranno inseriti nel mio primo album in uscita dopo la fine del Festival. Ovviamente il filo conduttore insieme alle sonorità sarà principalmente quello del rap e dell’hip hop.
“Oltre il giardino” fa riferimento all’omonimo film con Peter Sellers?
Sì, ma è anche una canzone nata da un episodio che ho vissuto in prima persona. Ogni mattina prendo l’autobus per andare a scuola e vedo un barbone che si distingue dagli altri perché è sempre felice e sorridente. E’ una storia malinconica ed il messaggio che voglio dare è che non si sa mai cosa ci sia veramente dietro la vita delle persone. Mi piace molto osservare la gente e fantasticare delle storie. Amo inventare, raccontare e trasformare tutto in musica.
Cosa pensi invece dei tuoi rivali?
Le canzoni sono tutte diverse e di ottimo livello, quindi non sarà tanto facile vincere. Sicuramente quelli che preferisco sono i Kutso con la loro ironia.
Com’è nata la tua passione per la musica?
E’ iniziato tutto due anni fa per gioco. Ho pubblicato su Youtube un video per scherzo che però ha avuto un enorme successo. Anche in quel caso per me è stata una sorpresa. Comunque mi sono avvicinato al mondo della musica da molto più tempo, infatti studio pianoforte da quando ho dodici anni. Con il passare del tempo però ho lasciato da parte questo strumento per dedicarmi esclusivamente al rap.
Una domanda che ti faranno tutti, ma da cui non possiamo esimerci: perché proprio Kaligola come nome d’arte?
Inizialmente ho fatto una lista con diversi nomi, che però ora non ricordo più! Kaligola è quello più carino e poi è anche un modo per fare un omaggio alla mia città. Secondo me Caligola è stato il più folle e geniale dell’Impero Romano. La sua storia ed in particolare l’episodio in cui nomina senatore il suo cavallo mi ha sempre incuriosito.
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