Happy birthday Freddie Mercury: 10 artisti ispirati da lui. Da Cobain a Bowie, tra Mika e Lady Gaga

Oggi, 5 settembre, sarebbe stato il 69esimo compleanno di Freddie Mercury, indimenticabile frontman dei Queen, se il 24 novembre 1991 l’artista non fosse scomparso a soli 45 anni. La causa ufficiale del decesso fu attribuita a una broncopolmonite aggravata da complicazioni dovute all’AIDS e da allora tutti gli appassionati di musica continuano a vivere con il suo mito, ricordandolo attraverso i suoi grandi successi, che ancora continuano ad affascinare le giovani generazioni non solo di ascoltatori, ma anche di musicisti.

In Italia il giorno del suo compleanno verrà ricordato dalla catena Hard Rock Cafe nelle città di Roma, Firenze e Venezia con l’evento Freddie For A Day, iniziativa volta a raccogliere fondi a sostegno della ricerca sull’HIV/AIDS. “Freddie è sempre con noi nello spirito – ha ricordato recentemente Brian May, storico chitarrista della band – vorrei che fosse qui, che potesse godersi la vita come noi. Ma ha avuto una gran bella vita, veramente. Si è concentrato tutti i giorni della sua vita su ciò che voleva fare, ha dato al mondo qualcosa di grandioso. Sono molto orgoglioso per ciò che abbiamo fatto e che possiamo ancora cantare le sue canzoni“.

La sua musica continua a farlo vivere, anche grazie alla produzione di tanti artisti che hanno dichiarato di essersi ispirati alle sue canzoni, agli album dei Queen. Molti di loro hanno fatto la storia del rock, altri appartengono al mondo più strettamente pop, ma tutti sono uniti dall’ammirazione per un cantante che non potrà mai essere dimenticato. Come Matthew Bellamy, che ha definito i Queen “il miglior gruppo del mondo”. Se lo dice lui, che è il frontman dei Muse, una delle band che ha contribuito a tenere alzata la bandiera del rock negli ultimi anni, c’è da crederci.

Ma anche David Bowie, che con Freddie ha duettato in Under Pressure, ha dichiarato che, tra tutti i performers, il collega scomparso è quello che ha superato per primo “il confine”, (“e ovviamente ammiro sempre un uomo che indossi la calzamaglia, ha aggiunto). C’è poi, ovviamente, Adam Lambert, cantautore e attore statunitense che ha raggiunto la notorietà a livello mondiale grazie ad American Idol e che ha sostituito Freddie come voce dei Queen ad aver dichiarato la sua stima.

“E’ come se con la sua voce fosse stato in grado di attaccarsi ad ogni cosa e schiacciarla – ha affermato – è assolutamente al top, in ogni modo possibile”. C’è stato poi anche il compianto Kurt Cobain, che ha raccontato di essere riuscito a scaricare la batteria del suo pulmino a forza di ascoltare la musica dei Queen, ma anche Psy, che ha definito Freddie il suo modello ed eroe, e Dave Grohl, secondo cui Freddie è stato “il più grande frontman di tutti i tempi”, ricordando cosa è stato capace di fare al Live Aid del 1985.

Katy Perry (lo avreste mai detto?) ha raccontato quanto Mercury sia stato e sarà sempre l’artista che l’ha influenzata maggiormente nel suo percorso, soprattutto per il suo approccio sarcastico nella scrittura dei testi, mentre Lady Gaga ha dichiarato di amare lui e i Queen, tanto da aver voluto legare il suo nome d’arte alla loro hit Radio Gaga. “Freddy era unico – ha spiegato Miss Germanottauna delle più grandi personalità nel mondo della musica pop. Non era solo un cantante, ma anche un fantastico performer, un uomo di teatro e qualcuno che ha costantemente trasformato se stesso. In poche parole: un genio.

Più recentemente, Mika, nella cui musica l’influenza dei Queen è evidente, ha voluto omaggiare Mercury con uno dei suoi ultimi singoli, uno dei più toccanti, Last party. “Chi sapeva che il mercurio poteva salire così velocemente?”, canta Mika nel pezzo, ma i riferimenti sono molti altri nel brano. Infine, per la gioia dei più giovani, ricordiamo i The Kolors, il cui leader Stash non ha mai fatto mistero di quanto la loro carriera abbia risentito della forte passione per i Queen e per Freddie, uno dei miti musicali di questo giovane artista. La lista potrebbe proseguire, ma questi nomi danno un significativo segno di quanto Mercury continui idealmente a vivere anche nelle hit dei musicisti e dei gruppi arrivati molto dopo di lui e, con ogni probabilità, nella musica di chi suonerà nei prossimi decenni.

Foto: Twitter

Gestione cookie