Radio2 con la nuova direzione artistica di Carlo Conti ha deciso di togliere dal palinsesto 610 – Sei Uno Zero con Lillo, Greg e Alex Braga? Questa la notizia arrivata come un fulmine a ciel sereno e che ha scatenato una vera e propria polemica sui social network. Fortunatamente sembra esserci stato un lieto fine…
“È vero, il programma non tornerà. Ci dispiace per la squadra ma soprattutto per il pubblico, dopo quattordici anni di un così grande successo saranno in tanti a rimanere delusi. Ma se la rete e il direttore artistico vogliono fare una radio con la quale noi non c’entriamo niente, rispettiamo le loro scelte”, questo il messaggio di Pasquale Petrolo, meglio noto come Lillo di Lillo e Greg, per annunciare la chiusura della storica trasmissione di Radio2 610 – Sei uno zero in onda da ben quattordici anni.
Subito sui social network è scoppiata una polemica infinita nei confronti del nuovo direttore artistico di Radio Rai Carlo Conti: “Carlo Conti vuole una radio RAI di plastica tipo RTL. Un indirizzo preciso come direttore artistico: far monnezza quel che non è monnezza”, “Mano pesante di Carlo Conti in Radio Rai. Stralciato il programma cult di Lillo e Greg 610. L’unico zero vuol restare lui“, “Carlo Conti hai fatto malissimo!!! Rivogliamo 610!!!”, “Quel genio di Carlo Conti ha cancellato 610 perché ritiene che le cose intelligenti annoino la gente: certo fa parte della squadra renziana”.
A quel punto la Rete ha replicato dicendo di aver proposto al duo comico di trasferire il programma nel weekend, senza però ricevere la loro conferma; affermazione subito smentita da Lillo, visto che per loro andava bene anche andare in onda solo il sabato e la domenica. Poi è arrivato il lieto fine con un messaggio ufficiale nella pagina di Facebook di Radio2: “Per la prima volta non possiamo dar retta al Grande Capo Etsiqaatsi, perché a noi 610 sta molto a cuore. Stiamo lavorando ad una nuova versione del programma con Lillo, Greg e Alex Braga, dalla sala B di via Asiago con la partecipazione del pubblico. Vi terremo aggiornati”. Siamo sicuri non ci saranno altre critiche?
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