Russia bandita per Robbie Williams?

Russia bandita per Robbie Williams? L’uscita del suo nuovo singolo Party Like a Russian non sembra aver sortito l’effetto sperato agli occhi dei fan dell’Est. Il brano è stato diffuso lo scorso 30 settembre e fa parte dell’undicesimo album dell’artista britannico Heavy Entertainment Show.

Un nuovo lavoro che potrebbe riportare Robbie Williams a quel successo ottenuto grazie al primo disco da solista, Life Thru a Lens, e che lo aveva fatto rimanere nelle vette della popolarità, conquistate invece grazie ai Take That. Non sembrano però pensarla così gli ammiratori russi, che nel passato hanno dimostrato un forte apprezzamento del cantante. Al centro della polemica il testo di Party Like a Russian, che secondo molti farebbe un chiaro riferimento al Presidente russo Vladimir Putin. A destare maggiore scalpore sarebbero in particolare due frasi:“It takes a certain kinda man with a certain reputation/ to alleviate the cash frome a whole entire nation.

Ovvero “serve un uomo con una certa reputazione per prendere soldi ad una nazione intera”, lo start del brano. La seconda invece si trova dopo il primo ritornello: “And I never ever smile unless I’ve something to promote” (non ho mai sorriso, tranne quando dovevo promuovere qualcosa, ndr). La traccia si basa su un campionamento di “Romeo e Giulietta” di Sergej Sergeevič Prokof’ev, famoso pianista e compositore russo di inizio ‘900. Il testo poi è pieno di riferimenti alle tradizioni russe, prima tra tutte la Matriosca presente sia nel ritornello che nella seconda strofa: “C’è una bambola dentro una bambola, dentro una bambola, dentro una bambolina. Ciao Dolly. Ho messo una banca all’interno di un auto, all’interno di un aereo, all’interno di una barca”. Il video clip è ambientato all’interno di un palazzo molto elegante che richiama lo sfarzo degli zar.

Dettagli questi che non sono piaciuti alla Russia. Secondo i media locali, infatti, il cantante avrebbe dato un’idea del popolo russo totalmente stereotipata e lontana dalla realtà. L’artista è stato anche accusato di aver offeso il presidente Vladimir Putin e per questo rischierebbe di non potersi più esibire in Russia. Dal canto suo, Robbie Williams nega tutto e ai media inglesi spiega che il senso del singolo è semplicemente”festeggia come un russo”, e aggiunge: “Noi pensiamo di saper festeggiare come si deve, ma vi assicuro che non siamo niente in confronto ai russi: sono davvero dei festaioli”. C’è da dire che il governo russo non è nuovo a questo genere di polemiche: qualche anno fa, nel mirino erano finite Madonna e Lady Gaga, colpevoli di aver criticato la politica russa in tema di omosessualità. Alle due cantanti, alla fine, non era successo nulla. E chissà che anche Robbie Williams non riesca a cavarsela senza conseguenze.

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