Ed Sheeran improvvisa un concerto… in tribunale! Davanti ai giurati

Non il solito pubblico per ed Sheeran, chiamato a rispondere di un’accusa di plagio, il cantautore inglese ha spiegato perché non ha copiato la sua Thinking out loud

Abituato alle migliaia di spettatori di stadi gremiti, Ed Sheeran non si è fatto intimidire dall’austera aula di un tribunale e ha eseguito una canzone per lui importantissima davanti a un pubblico molto speciale. I giurati del processo che lo vede imputato.

Il caso è noto. Il cantautore inglese è stato citato con l’accusa di plagio. Secondo gli eredi dei diritti di Ed Townsend, autore della splendida Let’s Get it On, portata al successo da Marin Gaye, le due canzoni sarebbero troppo simili. Praticamente identiche…

Ed Sheeran accusato di plagio

I legali della controparte hanno portato uno studio di alcuni consulenti e periti secondo i quali le progressioni armoniche, ma anche alcuni elementi melodici e ritmici di Let’s Get It On sarebbero quasi completamente inseriti in Thinking Out Loud senza alcun permesso. Cosa che Sheeran nega.

Ma, cosa più importante, per dimostrare la sua tesi, Sheeran ha chiesto e ottenuto di potere eseguire le sue due canzoni. Accompagnandosi con la stessa Martin che usa in concerto, ha prima suonato la progressione di accordi di base di Thinking Out Loud. E lo ha fatto canticchiando le parole improvvisate che aveva utilizzato per scrivere la prima stesura della canzone. Una serie di coretti e di parole strascicate nelle quali diceva semplicemente… I’m playing, I’m playing it right now.

Ed Sheeran Velvetmusic 230401
Ed Sheeran ha appena registrato la sua 14esima numero 1 in carriera – Credits ANSA (Velvetmusic)

Un mash-up per i giurati

Poi, sempre chiedendo il permesso, ha improvvisato anche Let’s get it on, sempre con la sua chitarra e nella tonalità originale usata per la composizione del brano.

Sheeran è arrivato in tribunale con il viso piuttosto teso, vestito con un elegante completo blu. In aula è apparso più sorridente, collaborativo, quasi divertito di poter spiegare come crea le sue canzoni. E insieme a lui sul banco dei testimoni ha portato una delle sue collaboratrici abituali Amy Wadge. Anche la cantautrice ha spiegato che la canzone sia nata senza alcun riferimento a brani esistenti… “Ci siamo semplicemente seduti fianco a fianco e abbiamo tirato giù gli accordi. È stato un processo creativo molto semplice”.

Il giudice ha ringraziato Sheeran per la sua spiegazione e ha rinviato l’udienza a lunedì. Il tutto in una udienza a tratti drammatica. Ma questa è un’altra storia…

Impostazioni privacy