Emis Killa, in uscita Effetto Notte: un album cinematografico

Nuova produzione per Emis Killa che sta per pubblicare il suo nuovo album Effetto Notte

Partendo dal titolo, profondamente voluto, è una citazione autorevole. Effetto notte è anche uno dei film più autorevoli famosi di Truffaut.

Emis Killa vola al cinema

Decisamente d’autore anche il video con cui Emis Killa ha presentato la pubblicazione del suo nuovo album, tre minuti promozionali che sembrano essere girati in pellicola. Divertente anche l’idea di mettere in coda i fan per la presentazione come se fossero al cinema, con in mano analcolico e popcorn.

Emis Killa spiega il disco che è frutto di una lunga riflessione personale: “Sicuramente è il disco più difficile che ho mai realizzato. Non che gli altri siano mai stati una passeggiata. Ma stavolta ho finito le registrazioni che ero davvero stremato, spremuto…”

L’idea di lasciarsi ispirare da alcuni classici cinematografici era un progetto che Emis Killa aveva in ballo da un po’: “Il cinema è una grande passione e ogni canzone è stata in qualche modo creata grazie a un film. Qui niente supereroi, nella vita non ci sono supereroi, ma attori di strada…”

Il cinema, passione e ispirazione

Emis Killa parla di diversi film che lo hanno molto influenzato: “Quello che preferisco in assoluto è L’odio di Matthieu Kassovitz. Ma ci sono anche i film di Martin Scorese Scorsese, Christopher Nolan, tutti quelli con Al Pacino”.

Nessuna esperienza cinematografica per lui: “Mi sarebbe piaciuto, ma se fossi bravo mi avrebbero già chiamato e invece non è ancora successo. Nella vita faccio musica, che è un po’ come creare una sceneggiatura. Certo, non mi sarebbe dispiaciuto recitare in Suburra”.

Un pensiero alla figlia

Un disco dedicato alla figlia… ma senza esagerare: “L’idea di scrivere una canzone per lei è una paraculata che non potrei mai mettere in pratica. Se mai lo farò, voglio che la canzoni le possa arrivare come uno schiaffo emotivo, Ma il rapporto con la mia famiglia è una cosa intima talmente intima che sarei capace di scriverla, non pubblicarla e farla sentire solo a lei. E poi non farei mai la paraculata di scrivere una canzone per mia figlia. Quindi le ho dedicato tutto il disco. Oggi ha solo quattro anni ma mi piacerebbe che più avanti, quando lo ascolterà, gli potesse piacere”.

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