Takeoff, l’omicidio del rapper dei Migos ha un colpevole: rischia l’ergastolo

Arrivano a una svolta le indagini per l’omicidio del rapper Takeoff, ucciso lo scorso anno in una sparatoria a Houston

Sembra essere arrivato a una soluzione il giallo della morte di Takeoff, il rapper del trio Migos che stava vivendo un momento di grande popolarità e successo dopo una lunga gavetta e le pubblicazioni dei suoi primi album attraverso una etichetta major.

La morte di Takeoff

L’accusato è un pregiudicato, Patrick Xavier Clark. Sarebbe stato lui a fare fuoco sul rapper nel corso di una sparatoria avvenuta nella notte di Halloween fuori da una sala da bowling dove Takeoff era ospite di una festa privata insieme ad altri amici.

Un vero e proprio agguato nel corso del quale sono stati sparati parecchi colpi di pistola mentre almeno 30 persone stavano uscendo dal locale per dirigersi verso il parcheggio. Takeoff, colpito alla testa, alla schiena e all’addome, è stato dichiarato morto dai medici giunti sul posto e trasportato già cadavere all’obitorio.

Chi è l’accusato

Fin dalle prime indagini la posizione di Clark sembrava essere piuttosto pesante. L’uomo, indicato da alcuni testimoni come il responsabile della sparatoria, è finito in manette e interrogato un mese dopo, il 1 dicembre. In un secondo momento rilasciato dopo il pagamento di una cauzione da un milione di dollari.

Da quello che gli investigatori hanno acclarato attraverso alcune testimonianze e le immagini dei video di sorveglianza, pare che all’interno del locale ci sia stata una discussione per una scommessa durante una partita a dadi. Ma sembra anche che Takeoff sia stata una vittima del tutto innocente. Non aveva discusso con Clark e da quanto si è capito non aveva nemmeno preso parte alla partita qui stava assistendo da semplice spettatore.

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Takeoff, Kirsnick Khari Ball, assassinato a Houston lo scorso anno – Credit Migos Official (Velvetmusic)

Le immagini e le prove

Le immagini fuori dal locale hanno evidenziato Clark nella zona del parcheggio con una bottiglia di vino in mano. Poi, dalla sua mano destra, alcuni lampi. Sono quelli dei colpi di pistola che hanno ucciso il rapper, così come dimostrato sia dalle impronte digitali sull’arma che dallo stub, l’esame sulle polveri da sparo su corpo e vestiti.

In un secondo momento Clark avrebbe anche cercato di espatriare procurandosi alcuni biglietti d’aereo con un nome falso, perché il suo passaporto era scaduto. Circostanza questa che è stata peraltro smentita dai suoi legali, ma che attualmente è agli atti del processo che comincerà il 23 agosto.

Lutto e silenzio

Takeoff, il cui vero nome era Kirsnick Khari Ball, era il membro più giovane dei Migos, il trio rap nominato ai Grammy. Originario dalla periferia di Atlanta aveva cominciato a incidere con suo zio Quavo coinvolgendo poi nelle produzioni anche l’amico Offset. La band non si è mai più riunita dopo la morte di Takeoff… “Viviamo il lutto ogni giorno nella speranza che tutto quello che abbiamo vissuto sia soltanto un incubo e che si tratti di una fake news” ha dichiarato a tale riguardo Offset. Che ha smentito notizie secondo le quali i due fossero cugini: “Non eravamo legati da un fatto di sangue e di DNA, ma eravamo comunque fratelli”.

Offset si è detto in forte dubbio sull’ipotesi di poter tornare in sala d’incisione con quello che resta dei Migos perché… “in questo momento non so veramente che cosa potrei scrivere, sarebbe solo uno sfogo dell’immensa rabbia che ho e Takeoff non ne sarebbe per niente orgoglioso”.

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