Oasis, altre voci su una reunion: ma prevale una gran confusione

Liam e Noel Gallagher continuano a parlarsi, e a volte a insultarsi, sui social, si parla anche della reunion degli Oasis ma l’impressione è quella di un gran rumore di fondo

Ci stanno in provando in diversi. I loro rispettivi agenti, la loro casa discografica e soprattutto – più di chiunque altro – Peggy Gallagher, la madre di Liam e Noel. Persino il loro fratello maggiore Paul sembra aver cercato di convincerli se non alto a parlarsi. Ma i due ‘fratelli coltelli’ della musica rock britannica continuano a rimandare qualsiasi progetto che riguardi un ritorno in scena degli Oasis.

Oasis, discussioni continue

I due fratelli si sono confrontati di nuovo in modo abbastanza vivace nel corso delle ultime settimane sui social. Noel ha dato a Liam del codardo, Liam lo ha definito un coglione snob. Nel frattempo sono trascorsi quattordici anni dal loro scioglimento, la band non si mai più riunita nemmeno per le celebrazioni ufficiali. Anche se… cominciano a esserci un po’ di novità che vale la pena di raccontare.

Qualche giorno fa la Knebworth House, una factory inglese tra le più importanti nella produzione di concerti rock, sembra avere ricevuto una imprecisata richiesta per uno studio su quattro grandi concerti all’aperto in programma nell’estate del 2025. Si tratta della stessa agenzia che produsse il tour mondiale di What’s the Story Morning Glory e quello di Standing on the Shoulder of Giants.

Botta e risposta

Le ultime schermaglie non fanno ben sperare. Qualche settimana fa Liam aveva risposto a un fan che la reunion della band “stava per concretizzarsi”. Noel smentì, dicendo al fratello che se davvero aveva voglia di parlarne non doveva far altro che chiamarlo. O al limite che qualcuno dello staff qualcun altro dell’altro staff. Ma nessuno ha chiamato nessuno. Di qui la dichiarazione di Noel che ha definito Liam un codardo.

La cui risposta è stata sarcastica e piena di risentimento.

Uno studio live

La verità è che nonostante i tentativi in famiglia e quelli di mezza industria discografica oltre che di tutti i loro fan, le divisioni sono ancora troppo evidenti e suscitano davvero troppa discussione. Il progetto per rivederli sul palco però è davvero concreto.

Secondo la Knebworth House gli Oasis potrebbero essere la grande attrattiva del festival rock di Knebworth: quattro giorni da main event, circa 700mila persone per un introito di non meno di 100 milioni di euro… “Sarebbe un evento in grado di competere con i tour che stiamo vedendo in questi giorni – dice una fonte dell’agenzia – e se i due fratelli riuscissero a superare l’idea di condividere il palco un tour mondiale porterebbe incassi non inferiori al mezzo miliardo”.

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Liam Gallagher, voce e fondatore degli Oasis – Credit ANSA (VelvetMusic)

I Blur parlano degli Oasis

Il 2025 sarebbe un anno particolare per gli Oasis: ricorrono infatti i 30 anni di (What’s The Story) Morning Glory, l’album della band che ha venduto 22 milioni di copie e che includeva canzoni simbolo del loro repertorio come Don’t Look Back In Anger.

Pochi giorni fa invece sono tornati sul palco i Blur, band con cui gli Oasis hanno litigato per anni in una sfida per la supremazia del Britpop. In effetti a litigare con Damon Albarn era più che altro Liam. Tant’è che oggi Damon è in ottimi rapporti con Noel. E parlando della possibile reunion degli Oasis il leader dei Blur ha risposto in modo ironico, ma probabilmente informato: “Sono certo che torneranno insieme. E se devo essere sincero ci ho anche puntato dei soldi”.

Perché la reunion degli Oasis è in quota tra le scommesse dei bookmaker britannici da quando si sono sciolti…

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