Rocco Hunt, la verità sull’inno del Napoli: perché scelse di rifiutare la proposta

Intervistato dal Corriere della Sera, Rocco Hunt ha rivelato il vero motivo per cui disse di no alla proposta di scrivere l’inno del Napoli.

Quasi 10 anni fa Rocco Hunt, al secolo Rocco Pagliarulo, debuttava sul palco del Teatro Ariston fra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo col brano Nu juorno buono vincendo la competizione e da allora la sua carriera ha decisamente spiccato il volo. Prima di approdare alla celebre kermesse, però, l’allora 19enne aveva già intrapreso la strada dell’hip hop arrivando, ad appena 17 anni a collaborare con artisti di grido (tra cui Clementino) nel mixtape Spiraglio di periferia.

Altre celebri collaborazioni (con Eros Ramazzotti, Federico Zampaglione, Neffa, ecc.) sono state quelle avute in tutto l’album A’ verità e in quello del 2015 intitolato SignorHunt. Arrivato a gareggiare fra i Big della 66esima edizione del Festival sanremese nel 2016, Rocco è riuscito a piazzarsi al nono posto in finale con la canzone Wake Up e in questi anni è stato anche il re dell’estate col singolo A un passo dalla luna a cui ha lavorato insieme alla spagnola Ana Mena. Tanti i suoi traguardi, tra cui anche la proposta di scrivere l’inno della squadra del Napoli: una soddisfazione che ha indubbiamente lusingato il giovane rapper, il quale però ha rifiutato. In un’intervista concessa al Corriere della Sera, ha finalmente spiegato il perché di quel ‘no’ inaspettato.

Rocco Hunt e il rifiuto all’inno del Napoli: la verità salta fuori solo adesso

Originario di Salerno, Rocco ha sempre raccontato con orgoglio di essere nato in una famiglia umile e di aver iniziato a guadagnare i primi soldi lavorando nella pescheria di suo zio. Nel frattempo, però, il sogno della musica continuava ad accompagnarlo e quei sacrifici hanno poi trovato la giusta ricompensa.

Rocco Hunt confessione Napoli
Rocco Hunt, la verità salta fuori solo ora: perché rifiutò di scrivere l’inno del Napoli – Credits: Instagram @poetaurbano (VelvetMusic.it)

“Quando uscivo incontravo i miei amici che tornavano dalla discoteca, che invidia. Ma con quei soldi mi sono prodotto il primo video, che in un mese ha fatto 40 mila visualizzazioni su YouTube”, ha ricordato al noto quotidiano. Quei numeri fecero sì che la Sony si accorgesse di lui e gli proponesse un contratto dando il via definitivo ad una delle carriere musicali più promettenti degli ultimi anni.

Proprio la notevole popolarità acquisita permise che gli venisse chiesto di scrivere l’inno del Napoli, ma Rocco declinò l’offerta. Un rifiuto che quasi nessuno avrebbe previsto, ma che lui ha spiegato così: “Sarebbe stato un grandissimo onore ma era più giusto che lo facesse un napoletano doc, che se lo sente sulla pelle”.

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