Il cantante dei Backstreet Boys Nick Carter affronta la terza causa per violenza sessuale intentata da una donna
Ancora problemi di natura giudiziaria per Nick Carter, il biondo dei Backstreet Boys al centro di un caso di violenza sessuale, con accuse intentate contro di lui da una donna che sostiene di essere stata aggredita dall’artista più volte quando aveva soltanto 15 anni.
L’indagine prosegue ormai da diversi anni e si riferisce al periodo in cui i Backstreet Boys erano al culmine della loro fama. All’epoca Nick Carter aveva soltanto 23 anni.
Nick Carter, le accuse per il cantante dei Backstreet Boys
La causa nasce dalla denuncia di una donna la cui identità non è mai stata resa nota. Le sue iniziali sono A.R. ma per i giornali la sua denominazione è quella tradizionale per tutti gli anonimi in casi penali, ovvero Jane Doe. La donna sostiene che questi episodi siano avvenuti in più occasioni. In particolare su uno yacht. Ma anche nel retro di un tour bus nel 2003, mentre la band era in giro per i suoi concerti.
Sempre secondo la denuncia Carter avrebbe dato all’adolescente alcol e droghe e avrebbe continuato ad aggredirla “nonostante i suoi ripetuti rifiuti e le sue richieste di smettere”. La denuncia è molto grave ed esplicita e cita anche malattie sessualmente trasmissibili e “grave disagio emotivo, angoscia fisica, problemi di intimità e altri traumi complessi”.
La ricostruzione dei fatti
La prima presunta aggressione avvenne, secondo l’accusa, nell’agosto del 2003. La vittima ha testimoniato di essere stata portata ubriaca su uno yacht, costretta ad alcuni rapporti non consensuali. Presente alla scena anche la sorella di Carter che, secondo una ricostruzione effettuata da Billboard magazine, che riporta la notizia con molti dettagli, avrebbe fatto da intermediaria, convincendo la ragazzina a incontrare il cantante sul tour bus. Qualche giorno dopo questi eventi è scattata la denuncia, presentata dalla ragazzina in Pennsylvania, dove viveva.
Gli avvocati di Carter riportano invece gli esiti delle indagini della polizia che avrebbero del tutto scagionato il cantante che a sua volta ha presentato una controquerela per diffamazione.
“Nick non vede l’ora che le prove vengano presentate e che la verità su questi fatti così dannosi per la sua vita e la sua carriera vengano finalmente alla luce….” ha detto l’avvocato del cantante, Dale Hayes Jr.
Altri due casi…
Questa è la terza denuncia legata a presunti abusi sessuali per Carter. L’anno scorso, una donna di nome Shannon “Shay” Ruth ha affermato in una causa legale che il cantante l’avrebbe violentata quando aveva 17 anni. La causa è andata avanti ma a marzo un giudice ha ammesso la controquerela di Carter per diffamazione.
Ad aprile, un’altra donna, Melissa Schuman, ha intentato una causa per presunto stupro, sostenendo di avere subito lo stesso genere di violenza quando aveva 18 anni, sempre nel 2003. Carter ha sempre negato tutte le accuse. Sia Schuman che Ruth hanno tentato di fermare le sue domande riconvenzionali ai sensi delle leggi statali anti-SLAPP, ma un giudice ha respinto le loro richieste.
Prosegue quindi in modo estremamente complicato il 2023 di Nick Carter che a parte la reunion dei Backstreet Boys, il cui tour è proseguito con un considerevole successo commerciale, ha dovuto affrontare oltre a queste vicende giudiziari anche altri episodi molto controversi. Su tutti la morte di suo fratello minore Aaron, famoso per numerosi programmi televisivi e per una breve ma vivacissima carriera nel pop. Aaron Carter è morto a gennaio annegato nella sua vasca da bagno, stordito da alcol e psicofarmaci.