Red Bull 64 Bars Live, i rapper più famosi del panorama italiano si confessano: alcuni di loro si preparano per Sanremo 2024.
Per il secondo anno consecutivo, Napoli è stata il palcoscenico di un evento rap epocale: il Red Bull 64 Bars Live. L’energia e la passione del rap italiano hanno invaso Piazza Ciro Esposito, vicino alle Vele di Scampia, in un evento che ha registrato il tutto esaurito da settimane e ha attirato diecimila appassionati. Sul palco a 360 gradi si sono esibiti artisti del calibro di Geolier, Lazza, Noyz Narcos, Rose Villain, Luchè e Marracash, reduce dal successo dei due eventi Marrageddon a Milano e Napoli, che hanno attratto ben 140mila spettatori.
Il rapper napoletano Geolier, il “padrone di casa”, ha condiviso le sue emozioni poco prima del concerto: “Ho 23 anni e nella mia vita ho avuto più fortuna che talento. Sognare è importante perché i sogni si avverano sempre. Questi eventi a Scampia sono fondamentali, mostrano ai ragazzi che con impegno si può realizzare qualcosa nella vita”.
Rose Villain, la rapper è ancora l’unica donna a Napoli
L’evento ha visto la partecipazione di Rose Villain, l’unica donna presente al Red Bull 64 Bars Live: “In America, le donne nel mondo dell’urban-rap sono una realtà consolidata, prime in classifica. In Italia siamo ancora indietro, ma sono positiva per il futuro. Mi sento rispettata dai miei colleghi e ho un rapporto bellissimo con tutti” ha raccontato l’artista.
Il regista della serata è stato il rinomato produttore, rapper e dj Miles, che ha sottolineato l’assenza di confini nel mondo del rap: “Il rap è in continua evoluzione e non ha limiti geografici” ha detto. Anche Lazza, uno degli artisti più attesi, ha riflettuto sul cambiamento nel panorama musicale italiano: “Il rap è diventato un nuovo tipo di cantautorato. Ricordo quando dissi a mia madre che volevo fare questo mestiere ed era diffidente, oggi è la mia più grande sostenitrice” ha testimoniato.
Geolier pronto per Sanremo 2024, ma ad una condizione
A proposito della responsabilità artistica, il rapper Luchè ha confessato con la sua solita autenticità disarmante: “Non sento il peso della responsabilità nei miei testi. Racconto la mia storia con i miei errori. La mia storia non è perfetta, ma è autentica”. Anche Noyz Narcos ha parlato a proposito dell’impatto del rap sulla gioventù: “La musica può non cambiare il mondo, ma può distrarre e divertire i ragazzi. Il rap gode di ottima salute grazie anche ai social media, che consentono ai giovani di esprimersi artisticamente”.
Infine Geolier, il “padrone di casa” napoletano, ha risposto ad alcune domande a proposito di un’eventuale partecipazione al Festival più famoso d’Italia: “Sanremo 2024? Se posso rappare in napoletano, ci sarò. Sarebbe una bella sfida, e se posso esprimermi nella mia lingua, ci sarò”. Sembra sarà questa, dunque, la prima condizione alla quale l’artista terrà fede in un’eventuale partecipazione al Festival di Sanremo.