Coldplay, la lite con l’ex manager scatena una causa in tribunale

Precipitano i rapporti tra i Coldplay e il loro storico manager Dave Holmes con una causa milionaria per danni

Era considerato il quinto Coldplay. O meglio. La band non è mai stata sempre considerata di quattro soli elementi.

Da sempre, fin dall’inizio delle attività del gruppo quando ancora la band era semisconosciuta, insieme ai quattro Coldplay che salgono sul palco – e dunque Chris Martin, Jonny Buckland, Guy Berryman e Will Champion – vengono venivano sempre affiancati anche Phil Harvey e Dave Holmes.

Coldplay e Holmes, lite pesante

Tuttavia i rapporti tra la band e Holmes, interrotti alla vigilia della partenza del tour Music of the Spheres si sono definitivamente compromessi e rischiano di finire in tribunale con una delle cause più sensazionali degli ultimi anni per quanto riguarda il mondo della musica pop.

L’ex manager, dimissionato dopo venti anni di collaborazione ad agosto – anche se Holmes non aveva partecipato agli ultimi mesi di allestimento del colossale show che i Coldplay hanno portato in giro per tutta l’estate – avrebbe aperto una causa per danni nei confronti del gruppo e della sua società editrice. La richiesta è di 12 milioni di dollari di commissioni non pagate e diritti non ancora versati oltre a una ingiustificata rottura del rapporto di collaborazione.

I Coldplay dal canto loro avrebbero presentato una richiesta di danni presso l’Alta Corte di Londra lamentando l’acquisto ingiustificato di macchinari e strutture di scena che poi non sarebbero state utilizzate nel corso del tour. Si parla di investimenti di oltre 17 milioni di dollari: Secondo la citazione presentata dai legali del gruppo Holmes non avrebbe supervisionato e controllato adeguatamente il budget del tour sforando abbondantemente le cifre previste in un primo momento.

Budget sforato, danno economico

Nella ricostruzione si parla di sedici tralicci da palco e di un progetto visual – il Jet Screen – che Holmes avrebbe ordinato. Ma le dimensioni fornite ai produttori che avrebbero dovuto allestire la scena erano sbagliate. Così come quello dell’impianto scenico visivo, utilizzato solo per alcuni spettacoli a Buenos Aires e che, per esempio, il pubblico italiano degli show di Napoli e Milano non ha visto.

I Coldplay inoltre hanno accusato Holmes di avere sfruttato il suo rapporto con la band per assicurarsi due massicci prestiti da Live Nation. Il primo era di circa 20 milioni di dollari nel 2015, il secondo di altri 10 milioni di dollari nel 2018: ma quei soldi sarebbero serviti per una sua personale attività immobiliare che non aveva niente a che fare con le attività di produzione della band.

Chris Martin, voce solista dei Coldplay
Chris Martin, voce solista dei Coldplay – Credits ANSA (VelvetMusic.it)

Un documento piuttosto pesante nel quale si ipotizza dunque un vero e proprio conflitto di interessi da parte di Dave Holmes che avrebbe messo in difficoltà la band nei confronti di un partner di grande rilievo come Live Nation.

La guerra delle parti

La questione inevitabilmente finirà in tribunale. A meno che le due parti non riescano a trovare un accordo extragiudiziale che al momento pare molto lontana sulla base delle dichiarazioni di entrambe le parti che sembrano colme di risentimento.

L’avvocato di Dave Holmes ha rilasciato una nota su questo argomento: “Accusare Holmes di errori etici o tecnici inesistenti e di altri comportamenti scorretti inventati non distoglierà dal vero problema in questione. O Coldplay avevano un contratto con Dave, si stanno rifiutando di onorarlo e devono pagare a Dave ciò che gli devono”.

Da parte sua Live Nation avrebbe già scelto da che parte stare: “Abbiamo un rapporto forte e di lunga data con i Coldplay. Tutti i rapporti passati con il loro team di gestione e produzione sono da considerare una semplice estensione di questa relazione esclusiva con la band”.

I Coldplay saranno di nuovo in tour in Italia la prossima estate con quattro date in programma il 12, 13, 15 e 16 luglio 2024 allo Stadio Olimpico di Roma.

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