Mick Jagger e i Maneskin: “Strano che una band del genere sia italiana…”

Con una dichiarazione al Corriere, Mick Jagger torna a parlare dei Maneskin e del futuro del rock and roll

Non c’è alcun dubbio che il rock sia sotto assedio. Mai come negli ultimi dieci anni il rock ha subito un attacco commerciale da parte di altri generi musicali. La digitalizzazione dei canali di distribuzione ma anche la progressiva evoluzione dei social network ha facilitato generi alternativi come hip-hop, rap, trap, latin.

Molti sostengono addirittura che la frase rock and roll is dead, non solo titolo di una canzone di Lenny Kravitz, concetto ripreso da molti altri artisti degli ultimi anni, non sia semplicemente un luogo comune.

Rock and roll is dead?

Mai come negli ultimi anni il rock si è trovato a perdere considerevoli quote di mercato. Moltissimi gruppi rock si sono convertiti a una proposta più pop e morbida, puntando su immagine e coinvolgimento social. Alcune popstar di oggi non possono nemmeno lontanamente essere considerate rock.

Già una quindicina di anni fa Mick Jagger diceva… “Stiamo diventando una nicchia, roba da riserva indiana”.

Anche se gli Stones sono tra le poche band al mondo che continuano ostinatamente a proporre le proprie cose facendo il pieno di spettatori ogni volta che si presentano su un palco.

Mick Jagger, tuttavia, parla ancora una volta di futuro del rock e lo fa citando proprio i Maneskin, che hanno vinto gli ultimi MTV Video Music Award battendo niente meno che Foo Fighters, Red Hot Chili Peppers, Linkin Park e numerosi altri mostri sacri.

Mick Jagger parla dei Maneskin

Le parole di Mick Jagger sono un bel biglietto da visita per la band romana: “Non so se il rock come forma di musica abbia un futuro, se durerà ancora a lungo o se vivrà in una forma fossilizzata. Certo, oggi mi stupisce che la più grande rock band del mondo sia italiana. L’Italia ha una tradizione musicale fantastica ma non è certo conosciuta per le sue rock band”.

I Maneskin, da settembre impegnati in un lungo tour mondiale
I Maneskin, da settembre impegnati in un lungo tour mondiale – Credits ANSA (VelvetMusic.it)

E ancora: “Con i Maneskin abbiamo fatto uno show a Las Vegas e hanno avuto una risposta meravigliosa dal parte del pubblico, sono andati benissimo. Sono la band dei ventenni di oggi e tutti ci aspetteremo che al loro posto ci fosse un gruppo inglese o americano….”

Jagger e i Maneskin

Il concerto cui Mick Jagger fa riferimento è quello che i Maneskin tennero in apertura dello show dei Rolling Stones di Las Vegas due anni fa. La band era reduce dalla vittoria dell’Eurovision e stava cominciando a girare gli Stati Uniti in un ritmo promozionale frenetico che li vedeva alternarsi tra club e studi televisivi.

Oggi fanno il tutto esaurito al Madison Square Garden e il loro tour americano è un enorme successo anche dal punto di vista di pubblico e commerciale. Una consacrazione definitiva.

Eppure, nonostante la venerazione della band italiana per gli Stones – i Maneskin pubblicarono uno scatto effettuato nel backstage di Las Vegas con Mick Jagger definendolo ‘il miglior ricordo di sempre’ – anche Damiano David e soci hanno dovuto difendersi dalle considerazioni sempre molto vivaci del rocker.

Mick Jagger dei Rolling Stones torna a parlare dei Maneskin

 

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Mick Jagger due anni fa aveva in un certo qual modo attaccato le giovani generazioni di musicisti definendole pigre e dicendo che se non ci fossero state le vecchie band, nessuno avrebbe mai potuto tenere vivo il rock and roll.

Damiano, in una intervista che ottenne molto riscontro pubblicata su quasi tutti i giornali americani, rispose… “Non c’è bisogno di nessuno che tenga vivo il rock’n’roll perché è semplicemente impossibile ucciderlo…”

Il rock non deve essere difeso

Mick Jagger, un po’ come ha fatto ora con i Maneskin, aveva elogiato artisti del calibro di Yungblud e Machine Gun Kelly dicendo…. “è bello pensare che ci sia ancora un po’ di vita nel rock ‘n’ roll”.

Di qui la risposta della band romana affidata a Damiano: “Nella mia testa quello che stiamo facendo è molto diverso da quello che sta facendo Machine Gun Kelly, che è molto lontano da quello che sta facendo Yungblud, che è molto lontano da quello che sta facendo Willow Smith. Ma sono molti gli artisti che stanno riportando quel tipo di suono ed energia. Chitarre distorte e vera batteria, suonare con una band con veri suoni analogici, tuffi dal palco, tutto quello che è uno show rock ‘n’ roll. Tutto si evolve, si interseca e si mescola. E questo è sempre positivo”.

Molto divertente anche la dichiarazione di Keith Richards sui Maneskin. A Las Vegas, a un giornalista italiano che gli chiedeva se gli piacessero rispose… “Non li conosco, non li ho scelti io. Ma sicuramente se li hanno scelti saranno bravissimi…”

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